Si distingue per essere un rapper con i piedi per terra, un artista “easy”.
E lo dimostra con i fatti, tanto che ieri, approdato alla Casa del Disco, si è subito messo a disposizione del suo pubblico, scattando foto di gruppo e firmando autografi seduto al tavolino del bar. Stiamo parlando di Bassi Maestro, pseudonimo di Davide Bass, il rapper milanese che da oltre vent’anni cavalca la scena italiana della musica hip hop indipendente.
Il segreto del suo successo? «Fare la musica che mi piace senza compromessi. Finché fai questo non ti stanchi: tutto quello che non mi piace fare cerco di evitarlo». Ma anche l’indipendenza che Bassi difende a spada tratta ha contribuito a ottenere il massimo rispetto dai suoi fan. «Il fatto di essere rimasto indipendente, da una parte a volte è motivo di lamentela: spesso, ti accorgi che altri che hanno lavorato meno ottengono di più. Ma poter avere la propria libertà, senza nessuno che decide per te, è la più grande soddisfazione nella vita. Poter arrivare a fine mese con questa cosa è sicuramente più dignitoso rispetto all’arrivarci con la paghetta e poi sentirsi frustati».
Bax, questo è uno dei suoi tanti soprannomi, ha presentato il suo nuovo album, “Guarda in cielo”, in uscita domani. «Molti brani sono personali: c’è un po’ l’idea di evadere con la musica da quella che e la realtà quotidiana che ci schiaccia sotto tanti punti di vista. Cercare, cioè, di staccare un po’ lo sguardo da tutto queste cose e cercare di organizzarsi un po’ con la propria testa sia a livello di pensiero che di azione».
Il legame che il rapper milanese ha con Varese è molto forte. «Conosco molto bene Varese – spiega – è una città che in passato ho frequentato parecchio grazie alla musica. Alla Casa del Disco venivo a comprare i cd».
Ad attenderlo in piazza del Garibaldino, fan di tutte le età. «Sono una fan un po’ fuori dalle righe – spiega Caterina Cantoni – Studio classica e sono stati i miei alunni, che amano il rap, a presentarmelo. Bassi Maestro ha la capacità di unire più generazioni, è molto incisivo senza essere troppo aggressivo».
Ma il commento che ricorre costantemente tra il suo pubblico è quello di essere «rimasto vero». Riccardo Zagami, varesino, ci tiene a sottolinearlo. «Questo artista ha fatto la storia del rap e ha dato una mano a tanti musicisti esordienti, come ad esempio i Mondo Marcio e Fabri Fibra. Nonostante questo, il suo atteggiamento non è cambiato». Ma anche per Tommaso Arrigoni e Giulia Visco Goliardi, Bax «è uno molto sociale».
Mentre per il writer Luca Baracchetti, nome d’arte Sten, Bax «non si atteggia, come molti suoi “colleghi” che si sentono degli dei perchè hanno raggiunto il successo». Roberta Oliverio, invece, lo apprezza «perchè nei suoi testi sprona chi li ascolta a guardare avanti nella vita e a credere sempre in se stessi».
Ed è proprio questo il messaggio che Bax Maestro intende dare ai giovanissimi. «Pensate sempre con la vostra testa: lo dico anche nel disco. Non fatevi dire da nessuno che direzione prendere perché, alla fine del giorno, tutti vogliono mangiare con la fatica degli altri».
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