Mostre in provincia Appuntamenti con la cultura

– di via Uberti 42, la personale di Maurizio Dusio dal titolo “Ohne blick (Senza sguardo)”, curata da Federica Soldati e in collaborazione con l’associazione culturale “Parentesi”. Lo spazio varesino ospita opere di piccole e grandi/grandissime dimensioni e non mancheranno sculture create per l’occasione. I materiali utilizzati per le creazioni scultoree, si accostano alle tempere, alle cere, ai bitumi delle tele dipinte rese tattili e magmatiche per la presenza di stralci di realtà acquisita. Stoffe, capelli, fuliggini, ceneri, sabbie, e carte si confondono in una cromia marcata dal contrasto chiaroscurale.Il

titolo “Ohne Blick” racconta le opere in mostra: presenze raffigurate “senza sguardo”. Uno sguardo dimenticato, non dipinto, cancellato, occultato dalla mano dell’artista. Figure per lo più femminili, donne forse, sagome informi dipinte sulle tele, abbozzate nel materiale scultoreo. Donne private di una dimensione umana mai conosciuta, avvolte in antichi sudari, testimoni di una mortale esistenza.«“Sono echi di donne”, racconta la curatrice Federica Soldati, “figure sfuggenti, essenze fugaci che Maurizio Dusio offre allo spettatore chiamato a scoprirne la racchiusa profondità». Fino al 29 giugno, orari: martedì-sabato, 17-19,30. Info: http://www.spaziolavit.com/it/eventi/ohne_blick_senza_sguardo

di viale Varese 4 a Viggiù, della mostra “Ambrogio Pozzi tra arte e design”, aperta al pubblico fino al 7 luglio prossimo (orari: martedì-venerdì, 14-18,30; sabato, 9,30-12 e 14-18,30; domenica, 16-19). La mostra giunge al museo Butti dopo la tappa negli spazi del museo Bertoni e dello spazio Rossi del Liceo Artistico A. Frattini di Varese. Nata con lo scopo di rendere omaggio a una delle eccellenze della provincia di Varese – che segnò la storia del design stesso – si presenta a Viggiù in una nuova veste. Per l’occasione l’attenzione sarà focalizzata sulla produzione dell’ultimo ventennio del designer gallaratese, ovvero sui pezzi unici caratterizzati da una maggiore artisticità e sugli oggetti in serie in cui l’aspetto della funzionalità cade in secondo piano. Info: [email protected]

, a villa Borromeo in via Roma 47 a Viggiù, la mostra personale del pittore Achille Triacca, curata da Laura Conconi e dal titolo “Tensioni cromatiche” (fino al 30 giugno. Orari: mercoledì, 10-12; sabato, 14-17,30; domenica 16-19. Ingresso libero). «Triacca è autore di una pittura sincera perché frutto dell’empatia del momento e di

quell’improvvisazione che solo un’anima sensibile e acuta può possedere», scrive la curatrice. «Tale schiettezza è rintracciabile nel suo amore per la campagna lombarda: un gallo da umile animale da cortile può divenire una icona quasi monumentale, un’occasione per indagare l’accostarsi di timbri tonali diversi secondo un gesto veemente e carico di materia». Info: [email protected]

varesino Antonio Bandirali inaugurerà giovedì 13 giugno, alla Biblioteca nazionale del Palazzo Reale di Budapest, la mostra “From Genesis to Dante”, in collaborazione con l’Istituto italiano di Cultura, in occasione degli scambi italo-ungheresi 2013. L’esposizione rimarrà aperta fino al 3 settembre prossimo. Info: www.oszk.hu

di Ermanno Cristini, in via san Pedrino 4 a Varese, prosegue fino al 16 giugno la mostra “Che?” (a cura di Corrado Levi e Yari Miele), una “doppia interrogazione riferita all’arte” che raccoglie una singola opera di Antonio Barletta, Lorenza Boisi, Mauro Cossu & Francesca Conchieri, Sabina Grasso, Lucia Leuci, Corrado Levi, Yari Miele, Angelo Mosca, Alberto Mugnaini, Marta Pierobon, Rosamaria Rinaldi, Laura Santamaria. Info e orari: http://risse-art.blogspot.it

di piazza Monte Grappa 9, a Daverio, fino al 16 giugno, lo scultore Niccolò Mandelli Contegni e il pittore Alberto Zamboni esporranno insieme in “Ritorni”, una sorta di dialogo artistico sul significato dell’esistenza. «Distinte vie del pensiero si traducono in altrettante esperienze artistiche, accomunate dalla necessità del confronto diretto e tangibile con la materia del proprio lavoro. Nel caso di Zamboni la pittura, ovvero il lungo lavoro di velature e stratificazioni cromatiche, l’infinito sovrapporsi di stesure e colature di colore per creare uno spazio di “emergenza”. Nel caso di Mandelli Contegni la scultura, che, per forza di levare e levigare, individua e stabilisce una forma essenziale, originaria e definitiva insieme», si legge nella presentazione. Orari: martedì-sabato, 10-12,30 e 15-19; domenica, 15-19. Info: www.morottiarte.it

la mostra “Segni del tempo”, del fotografo varesino Graziano Aitis, nella sede dell’Actl in via Cairoli a Varese. Curata dal Foto club Varese, di cui Aitis è socio anziano e vicepresidente, l’esposizione riguarda le opere e i luoghi che hanno visto la presenza degli umani e oggi sopravvivono, pur segnati dal tempo, a coloro che li hanno realizzati, conservando in filigrana, ad attenta osservazione, le ombre dei loro creatori. Info: [email protected]

1822 di via Albuzzi 17 a Varese, proseguirà fino al 22 giugno la mostra dei dieci finalisti del Premio Ghiggini Arte Giovani, giunto alla dodicesima edizione. In visione, anche per la votazione della giuria popolare, le opere di Ilaria Beretta, William Berni, Gabriele Castellani, Diana Debord, Giulia Federico, Federica Ferri, Davide Genna, Enzo Modolo, Matteo Pizzolante e Julian Soardi. Orari: martedì-sabato, 10-12,30 e 16-19. Info: www.ghiggini.it

, sarà visitabile al Museo cantonale d’Arte di Lugano la mostra “La realtà non è un luogo comune. Fotografie e video dalla Collezione d’arte della Julius Baer”, curata da Elio Schenini (orari: martedì, 14-17; mercoledì-domeinca, 10-17). L’esposizione comprende fotografie e video provenienti dalla collezione Julius Baer raccolti in oltre trent’anni di collezionismo. Un’indagine nell’affascinante e complesso tema del rapporto tra immagine e realtà attraverso le opere di 40 autori svizzeri, quali Fischli & Weiss, Balthasar Burkhard, Urs Lüthi, Roman Signer, Thomas Flechtner, Olaf Breuning, Stefan Burger e Shirana Shahbazi. Info: ufficio stampa, Margherita Baleni, [email protected]

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