“Adotta un ragazzo” E le varesine non disdegnano

Non riesci a conquistare un ragazzo? Adottane uno online.

La nuova community dedicata alle donne, “Adotta un ragazzo” sta spopolando anche a Varese. Centinaia le iscritte e altrettanti gli uomini che si sono “messi in vendita” pronti ad essere “aggiunti al carrello”.

L’idea è geniale: una community riservata alle donne, le uniche che possono decidere chi abbordare e chi no, pensata con il linguaggio che solo il gentil sesso può comprendere: quello dello shopping.

Il sistema di funzionamento è semplice: si accede, si crea un profilo con foto e dati personali (più se ne inseriscono più la reputation sale) e si corre a fare compere. Si cercano cioè gli uomini con cui iniziare a chattare, quelli che incuriosiscono e intrigano si infilano nel carrello virtuale e si apre la sfida con le altre rivali che hanno messo gli occhi sullo stesso uomo.

Un po’ come quando un capo, l’ultimo, è in saldo e ci si presenta con anticipo davanti al portone del negozio per essere le prime ad accaparrarselo. Solo che qui non vige la legge del chi prima arriva meglio si accomoda, solo con il tempo e le frequentazioni si vedrà chi ha la meglio.

In sostanza “Adotta un Ragazzo“ funziona come molte altre community dedicate agli incontri online, l’unica differenza è che sono le donne a condurre il gioco. Non c’è rischio di essere contattate dai soliti provoloni o ricevere messaggi da chiunque. Solo quando una donna aggiunge un uomo al carrello questo può iniziare ad interagire.

«La differenza è sostanziale – raccontano in forma anonima alcune varesine iscritte a adottaunragazzo.it – Qui siamo noi a decidere, in base agli interessi comuni, all’età e all’aspetto fisico con chi vogliamo interagire. È un modo divertente per conoscere persone senza doversi buttare nella mischia, soprattutto quando si ha una certa età».

Meglio scambiare quattro chiacchiere con un ragazzo, sicure che la conversazione sarà piacevole, piuttosto che «doversi truccare, vestire, indossare tacchi alti e cercare di competere con le ragazzine più giovani e magari rischiare di incontrare solo uomini che non valgono nulla».

Per gli uomini invece è tutta un’altra storia. Ci sono i ragazzi non troppo bellocci, per cui è più facile “beccare” online e ci sono quelli che in chat si divertono e non hanno nessuna intenzione di trovare l’anima gemella. Alcuni sono addirittura sposati e online «faccio quello che ormai non posso più fare personalmente» Vale a dire, flirtare con altre donne. «Tutto rimane su un piano virtuale, quindi non può essere considerato un tradimento a tutti gli effetti e l’istinto predatore, insito in noi uomini, viene un po’ placato».

Finché la mogliettina non lo scopre, e a quel punto il funzionamento della teoria del virtuale sarebbe tutta da verificare. A meno che anche lei non abbia già iniziato a fare shopping, sempre e solo per togliersi qualche sfizio virtuale.

© riproduzione riservata