VARESE Non paghi la multa in Svizzera? Il rischio è di finire in carcere. Varese, invece, vanta un credito di circa 150 mila euro con gli automobilisti di mezza Europa, per la precisione con 35 Stati.In Svizzera gli agenti, grazie a un accordo con la Motorizzazione civile italiana, risalgono agevolmente all’identità del proprietario dell’auto che ha compiuto l’illecito. Al quale, in poco tempo, viene notificata la contravvenzione. Se dopo i solleciti il destinatario della multa non provvede al pagamento, il totale dovuto viene tramutato in giorni di arresto: un giorno di carcere ogni 40 franchi. Questo significa che nel caso in cui l’automobilista varchi il confine elvetico e venga fermato per controlli, gli agenti di Polizia possono trattenerlo per fargli scontare la pena prevista. Proprio per evitare l’arresto, i varesini pagano puntualmente le salate sanzioni. Ma da noi è tutta un altra storia. Infatti, gli stranieri provenienti dai Paesi europei, in transito su Varese, non pagano le multe. Tanto da spingere Palazzo Estense, nel 2011, a ingaggiare una società specializzata per
scovare gli intestatari delle targhe incriminate e obbligarli a pagare per le loro scorrettezza.Si tratta per lo più di sanzioni per divieto di sosta e il Comune aveva ventilato di riuscire a incassare circa 120 mila euro. Recuperare i crediti dal 2009 al 2011 costa 28 mila euro, la maggior parte dei quali andrà in bolli e spedizioni. Sino ad ora sono state notificate 2.968 sanzioni in diversi Stati europei, altre 1.559 invece sono ancora in attesa di identificazione anagrafica dell’intestatario del veicolo. Dalla scorsa settimana, qualche automobilista straniero ha iniziato a pagare per la violazione commessa. L’attività interessa circa 40 autorità straniere tra le più disparate (Albania, Irlanda, Finlandia, Serbia, Slovacchia, Repubblica Ceca…). Per esempio, sono 503 gli automobilisti tedeschi sanzionati dal 2009 al 2011 per un importo totale di 27.426 euro. I francesi ci devono circa 18 mila euro su un totale di 360 multe. 76 multe per divieto di sosta a carico dei russi e degli ucraini, nostri debitori rispettivamente per 3.044 euro e 3.495 euro.
Il servizio completo sul giornale in edicola venerdì 15 marzo
s.bartolini
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