LA SPEZIA E’ un brodino per due malati, che forse non guarisce del tutto, ma che smuove la classifica. Il Varese però non può non portarsi a casa un bel sacco pieno di rimpianti. Perché una partita non dominata, ma assolutamente controllata senza rischiare nulla, stava per avere il finale che tutto il mondo biancorosso voleva. L’errore di Ebagua dal dischetto all’89’ pesa come un macigno. Anche se probabilmente lo 0-0 è il risultato più giusto per questa partita. Nulla cambia in classifica, alla luce del pareggio dell’Empoli. Ma c’è il forte senso dell’occasione persa.
Lasciate ogni speranza voi ch’entrate. E’ un augurio, più che un allarme, quello del giornalino dello stadio. Il Picco, infatti, è stato violato 6 volte nelle ultime 9 uscite casalinghe dello Spezia (7 le sconfitte interne in campionato). Troppe per chi è partito con ambizioni da serie A e che inevitabilmente si ritrova nel guado della classifica. Castori gioca la «prima delle dodici che finali che mancano da qui fino alla fine della stagione» (parole sue) senza Corti, Martinetti, Pucino (squalificati), Carrozzieri e Fiamozzi (infortunati). In difesa gioca Struna a destra e Lazaar a sinistra, Rea e Troest centrali. A centrocampo Zecchin, Damonte, Filipe e Oduamadi con Ebagua e Neto Pereira in attacco. Nello Spezia sta male Masucci, gioca Mario Rui. Antenucci con Sansovini davanti. Campo (finto) verdissimo, si scivola che è un piacere.
Le Aquile provano a metterla sulla velocità, ma è del Varese il primo pericolo al 12′. Punizione di Zecchin deliziosa per Oduamadi in area di rigore, sponda per Filipe che impegna severamente Guarna. Dall’altra parte risponde Di Gennaro al 21′, con il guardalinee che prima alza la bandierina e poi ci ripensa. Pallone però lento tra le braccia di Bressan. Squadre aperte: 27′, punizione di Zecchin, colpo di testa di Damonte stilisticamente perfetto ma senza velocità. Qualche brivido per Bressan (che deve uscire su queste palle) sulla zuccata di Schiavi al 38′ (angolo di Di Gennaro). Replica sempre di testa Ebagua (cross di Neto), palla a lato. Nessun problema per il portiere biancorosso sull’ultimo tiro
del primo tempo, anche se non è male il tentativo di Piccini. Parte con una brutta notizia la ripresa del Varese: l’entrata dura di Zecchin su Mario Rui gli costa un giallo che farà scattare lo stop dal giudice sportivo. Niente Novara per lui (e nemmeno per Oduamadi impegnato con la Nazionale). Invoca il calcio di rigore la curva spezzina al 6′, ma per l’arbitro non è punibile un eventuale tocco di mano di Troest. Fronte opposto, punizione di Zecchin per la testa di Damonte con sfera fuori di pochissimo. Castori gioca la carta Juan Antonio al 20′: fuori il capitano. La risposta di Cagni è Sammarco per Porcari e Okaka per Antenucci.
Problemi fisici per Lazaar, sostituito da Franco al 27′. E sempre al 27′ la più colossale delle occasioni in contropiede. Oduamadi, che dovrebbe bruciare Piccini in velocità, si fa invece rimontare gettando al vento il probabile vantaggio. E’ proprio il nigeriano l’ultimo cambio di Castori al 37′, con chance finale per Ferreira Pinto. Cagni mette invece Garofalo per Di Gennaro, ed è una delle scelte più infelici di sempre. Minuto 42, Filipe in profondità per Ferreira Pinto, proprio Garofalo lo tocca, convincendo Velotto a fischiare rigore. Ebagua dal dischetto calcia malissimo, proprio in bocca a Guarna. E’ l’ultimo sussulto del Picco. Qualche rimpianto c’è, ma è un punto che non va buttato. Mercoledì a Masnago un Novara in formissima. Ma il Franco Ossola deve fare la differenza.
Luca Calvi
b.melazzini
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