Sulla Luino-Laveno -Gallaratestop alla cisterne a rischio

LUINO Sono circolati per anni. Percorrendo avanti indietro la Bellinzona – Luino – Gallarate. Ma ora i carri cisterna della Gatx, coinvolti nel disastro ferroviario di Viareggio, non circoleranno più sulla tratta. La volontà della principale impresa ferroviaria in servizio sulla linea è infatti stata chiara. «Sbb Cargo Italia – conferma l’amministratore delegato Marco Terranova – ha deciso di sospendere l’uso dei carri cisterna della Gatx fino a nuovo ordine».

Un annuncio, quello della società ferroviaria di  trasporto merci e filiale italiana delle Ferrovie federali  svizzere, arrivato nelle scorse ore. «Il provvedimento, in via del tutto precauzionale, – chiarisce Terranova –  è stato preso successivamente al tragico incidente di Viareggio dello scorso 29 giugno, e sarà mantenuto in vigore fino a quando non verranno forniti dalle indagini in corso e dalla stessa società Gatx chiarimenti circa i fatti che hanno portato alla tragedia ferroviaria della città toscana». La sicurezza dei convogli e delle località attraversate dalla Bellinzona – Luino dunque viene prima di tutto. Un obiettivo fatta propria da Sbb Cargo, la controllata delle Ferrovie federali svizzere (Ffs)  che si occupa di trasporto merci su rotaia. L’azienda che  opera in Svizzera e collega le aree economiche in Germania e Nord Italia, servendo in  media  4000 i clienti che trasportano le proprie merci: metalli, derrate, oli minerali, prodotti chimici, esplosivi, legname, carta, posta, pacchetti e generi alimentari. Un sistema che impiega 4400 dipendenti, e che ha permesso di realizzare nel 2007 servizi di trasporto per un totale di 13,37 miliardi di chilometri netti e che ora ha detto basta all’utilizzo dei carri cisterna della Gatx il cui carro è stato protagonista dell’esplosione di Viareggio.

Dopo lo stop delle Fs anche Sbb mette così al bando l’azienda, il secondo gruppo in Europa nel noleggio di vagoni cisterna. La Gatx Rail Europe occupa, infatti, il 22% del mercato. Insomma, un azienda leader nel mercato con oltre mille i clienti in tutto il mondo. La misura preventiva si è resa necessaria da parte della società per garantire la sicurezza all’interno dell’intera catena logistica, sia per tutelare l’attività dei propri operatori, sia per rassicurare tutti coloro che vivono nei pressi o a ridosso

della rete infrastrutturale ferroviaria. «La sicurezza è sempre stata per Sbb Cargo un elemento irrinunciabile nello svolgimento del lavoro quotidiano. Tale misura preventiva – evidenzia ancora Marco Terranova – si iscrive dunque all’interno di un importante processo di attenzione e cura dei dettagli che la nostra società dedica da sempre al trasporto delle merci pericolose».  Merci che sono di casa sulla tratta Bellinzona-Luino-Laveno-Gallarate: con ben 1.9 milioni di tonnellate trasportate all’anno dai vettori del trasporto merci e una media di cinque treni "pericolosi" ogni giorno.

b.melazzini

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