Regione, Sea e i sindaci dell’intorno di Malpensa allo stesso tavolo: succede venerdì sera a Lonate Pozzolo. «È la prima volta da quando è stata realizzata la Grande Malpensa» fa notare il consigliere regionale di Gallarate , promotore di questo incontro, al quale ha assicurato la sua presenza il governatore di Regione Lombardia .
«Nei giorni in cui il futuro dello scalo è messo in discussione dal nuovo piano nazionale degli aeroporti e dalle conseguenze dell’accordo Alitalia-Etihad – spiega Ferrazzi, consigliere per la lista Maroni Presidente – riteniamo opportuno cercare di rafforzare un fronte comune per difendere il sistema aeroportuale lombardo nel suo complesso». Nella sala consiliare di Lonate Pozzolo, uno dei Comuni del Cuv che è appena andato al voto amministrativo, si ritroveranno il presidente Maroni, il presidente di Sea e i rappresentanti degli enti locali del circondario aeroportuale, non solo i Comuni del Cuv ma anche quelli, a partire da Gallarate e Busto Arsizio, su cui si fanno sentire le conseguenze occupazionali del ridimensionamento che in questi anni ha caratterizzato lo scalo della brughiera. Dopo anni di contrapposizioni, in primis sulle problematiche di tipo ambientale (dal rumore alla terza pista), la crisi e le prospettive di un mancato rilancio dello hub di Malpensa, che si intravedono nelle pieghe dell’accordo tra Alitalia ed Etihad, potrebbero indurre ad un cambio di “clima” nel rapporto tra le istituzioni locali e quelle superiori.
«Rispetto al passato – sottolinea Ferrazzi – l’intenzione non è di venire a spiegare quel che si intende fare, ma piuttosto è quella di ascoltare le esigenze del territorio e condividere le scelte, nel modo più ampio possibile, da prendere nell’ambito della strategia da mettere in campo per la difesa del futuro di Malpensa. Oggi c’è l’opportunità concreta di fare fronte comune e di risolvere tutte quelle criticità che si trascinano da troppi anni sul territorio attorno allo scalo, ad esempio la questione della demolizione delle case delocalizzate che si è sbloccata solo recentemente».
Da questo punto di vista, per il consigliere ex An, «la presenza del presidente Maroni è una garanzia del fatto che la tutela dell’aeroporto sarà fatta nel rispetto delle esigenze del territorio».
D’altra parte, oggi come oggi non si vedono alternative: «Tutti insieme in sinergia, è questa la strada da percorrere – chiosa Ferrazzi – non bisogna ripetere gli errori del passato: da un lato c’è da fare un’azione di pressione nei confronti del governo, dall’altro occorre valorizzare i benefici economici e le ricadute sul territorio generate dalla presenza dell’aeroporto».
© riproduzione riservata