I fatti risalgono al 2007. A giudizio è finito Giorgio Giornelli, il “Drago della Valdelsa” come è noto nel mondo dell’ippica, proprietario di cavalli di Poggibonsi.
L’allenatore del cavallo, , era già stato colpito da decreto penale proprio in seguito al doping varesino. La gara incriminata risale al 3 marzo 2007. Le Bettole di Varese ospitavano una corsa ippica di alto livello.
In quel frangente Valoflove, il cavallo di proprietà di Giornelli, fu sottoposto a due controlli antidoping. Risultando positivo a una sostanza nota nell’ambiente come Stargate; farmaco steroideo utilizzato per aumentare massa e potenza muscolare del cavallo da corsa. L’utilizzo del farmaco in Italia è consentito, sotto stretta sorveglianza veterinaria, sugli animali d’affezione (cani e gatti).
Vietatissimo, invece, l’utilizzo sui cavalli considerati come animali da reddito anche se destinati allo sport. In sintesi il cavallo può essere destinato all’alimentazione e i residui di steroidi e ormoni presenti nelle carni sono considerati dalla legge quale attentato alla salute pubblica.
Giornelli, assistito dall’avvocato , ha da sempre sostenuto la sua estraneità ai fatti dichiarando di non essere assolutamente al corrente del fatto che a uno dei suoi cavalli fossero stati somministrati farmaci proibiti per aumentarne le prestazioni in gara.
Per l’accusa invece non soltanto Giornelli sapeva, ma avrebbe anche pagato affinché si procedesse con il doping a Valoflove.
Il giudice ha creduto a Giornelli; l’allevatore toscano, molto noto negli ambienti ippici varesini, è stato condannato per frode in competizione sportiva e per aver cercato di manipolare in modo scorretto l’esito di una gara oggetto di scommesse regolarmente esercitate.