– Il conto alla rovescia era incominciato da molto tempo per una valanga di bambini, che si erano segnati sul diario la data del 23 dicembre ma non per l’inizio delle vacanze natalizie. Il giorno era tanto atteso per il debutto in Italia dei nuovi episodi di Masha e Orso, approdati finalmente al cinema.
Altro che Guerre Stellari: a far salire la febbre nel pubblico dei giovanissimi è questo splendido cartone animato russo, denso di poesia. Ieri, nella sala Marte del centralissimo Miv, anche Varese ha applaudito le nuovissime storie della simpatica – e a volte pestifera – bimba bionda dagli occhi verdi e del suo inseparabile amico orso, ex giocoliere da circo ed esperto di mille cose: dal cucito al pianoforte, dal giardinaggio alla pesca. Andrea, direttore del multisala si attende grandi numeri: «Il primo spettacolo è andato in scena in mattinata, alle 11 con una dozzina di piccini accompagnati da loro genitori o nonni. Le proiezioni successive hanno visto un deciso aumento del pubblico, con anche una quarantina di persone in sala. Ma il picco si avrà nei prossimi giorni. Crediamo che il film di Masha e Orso possa avere un gran seguito». La pellicola dura un’ora e dieci minuti e s’intitola Masha e Orso: amici per sempre. Ma, come abbiamo già detto, non è un film vero e proprio perché sul grande schermo vengono proposti otto episodi ancora inediti.
Il successo della serie televisiva, in onda su Rai Yoyò e DeA Junior, è stato inaspettato tant’è vero che gli autori avevano incominciato, sette anni fa, con 16 episodi, diventati poi 26, quindi 52 e adesso 78. Mantenere la qualità è faticoso e il rischio di cadere in ripetizioni è sempre dietro l’angolo ma il regista , di fatto il vero papà di Masha e Orso, ce la sta mettendo tutta per garantire originalità, ritmo, qualità e forza narrativa alla serie. Ormai imperdibile per la piccola Valentina, che
abbiamo incontrato ieri al Miv, insieme a nonno Gino: «Le canzoni – dice la bimba di sette anni – del cartone sono bellissime e Masha è super». Il nonno le fa eco: «Suono il violoncello e dunque me ne intendo di musica: le melodie che accompagnano le varie storielle sono di grande qualità e potrebbero diventare un musical. Sono stupito dalla vena artistica degli autori. Non conoscevo i disegni animati russi e sono entusiasta: i personaggi sono molto diversi fra loro ma sprizzano la stessa simpatia».
«Stiamo vedendo qualcosa di nuovo sul mercato mondiale e questa storia fa riflettere, essendo attuale. L’adulto soffre dell’iperattività di Masha, ma nonostante ciò la ama e non ne può fare a meno. Io nonno un po’ mi rivedo in Orso». L’idea del cartone animato nasce da una fiaba russa, rivisitata da Kuzovkov. Sembra che, mentre si trovava sul litorale del Mar Nero, il regista, come racconta, «vide una bambina che girovagava per la spiaggia, facendo tutto ciò che le saltava in mente: si avvicinava alle persone e si metteva a mangiare pezzi di pollo dal pranzo di qualche altro bagnante, o si appropriava dei giochi degli altri bambini». «In un primo momento questo spettacolino intenerì i bagnanti, che le davano corda. Il giorno dopo, però, la gente iniziò a indispettirsi e ad allontanarsi. E fu lì che Oleg partorì il personaggio bizzarro di questa bambina, convinta che il mondo intero sia stato fatto per lei». I cartoni di Masha e Orso sono distribuiti in più di cento paesi e i loro episodi hanno superato i 300 milioni di clic su YouTube. Ci prenotiamo per intervistare Kuzovkov e in attesa di incontrarlo non possiamo che fargli i complimenti: i suoi disegni animati sono ricchi di poesia, di ritmo e di simpatia e non hanno quella violenza troppo inflazionata negli anni passati (vedi Tom&Jerry) e sempre dissonante. Il nostro Natale è al cinema insieme alla vivacissima Masha e al pacioccone Orso per vivere avventure da sogno, trascinati dall’atmosfera magica di un bosco incantato (dove vivono i personaggi) e da una sinfonia d’arte e bellezza.