I pendolari hanno paura. Trenord: «Noi vigiliamo»

Un incubo sul Busto-Cadorna di ieri a causa di un viaggiatore molesto

Adesso i pendolari del Malpensa Express hanno paura: «Serve più sicurezza sui treni». Il racconto di un viaggio «allucinante», con un vagone in balia di un viaggiatore fuori controllo. Ma Trenord chiarisce: «Era stato identificato, in carrozza c’era un agente di polizia in borghese che lo sorvegliava».

Viaggio da brividi sul 7.33 di ieri da Busto Nord per Milano Cadorna, in un racconto fatto girare dal Comitato Pendolari Trenord Busto Arsizio, che alle battaglie contro il sovraffollamento dei sempre troppo frequenti convogli “singoli” del diretto da Malpensa negli orari di punta, devono aggiungere anche quella per la presenza delle guardie giurate in carrozza.

«Siamo stati costretti – il racconto di Massimiliano, un pendolare abituale sul frequentatissimo 7.33 in arrivo dall’aeroporto, con prima fermata Busto Nord – a viaggiare insieme ad un viaggiatore che, in evidente stato di alterazione e con comportamenti molto aggressivi, ha effettuato l’intera tratta imprecando, bestemmiando e minacciando il capotreno che a Busto Arsizio gli aveva chiesto

di scendere in quanto persona non desiderata ma che, a seguito dei continui rifiuti da parte del viaggiatore, si è dileguato senza richiedere alcun intervento da parte delle forza di polizia. Inutili dire che tutti i pendolari presenti hanno effettuato l’intero viaggio preoccupati per eventuali reazioni inconsulte che tale individuo poteva eventualmente manifestare nei confronti dei presenti».

Come riferisce una pendolare del Comitato bustocco che, stavolta, preferisce restare celata dietro all’anonimato, perché la vicenda dell’aggressione della rapina subita da una pendolare sul Milano-Varese ha toccato molto anche chi negli ultimi due anni non ha esitato a metterci la faccia anche più volte per denunciare i disagi, «ci sentivamo sotto assedio aspettando il nostro turno». Una brutta sensazione di impotenza: «Alle 7.30 di mattina su un treno strapieno, su un treno Premium e alla presenza di un capotreno abbiamo fatto un viaggio allucinante». Ma Trenord chiarisce che il viaggiatore intemperante, salito senza biglietto, era stato identificato dal capotreno, con la collaborazione di un agente di polizia in borghese al quale aveva anche opposto resistenza.
Durante il viaggio verso Milano, veniva guardato a vista dall’agente in borghese, per evitare che potesse creare pericolo.
Nella ricostruzione dei fatti, la compagnia sottolinea anche che il capotreno era stato richiamato altrove per svolgere il suo ruolo di controlleria, tanto da aver fatto scendere alla stazione di Saronno alcune persone prive di biglietto.