Affari di cuore: Villa Toeplitz. Dove l’amore è un pic-nic senza tempo

Ieri, oggi e domani - I gestori del rinato Tennis bar forniscono cestini e plaid per spuntini nella natura

Il primo bacio non si scorda mai. E sono molti i varesini che, per conquistare la propria fidanzatina, hanno scelto la cornice del Parco di Villa Toeplitz. Quale modo migliore di trascorrere qualche ora in compagnia della persona giusta tra il verde dello splendido parco liberty della villa appartenuta ad uno dei più importanti personaggi dell’economia nazionale prebellica, Jósef Leopold Toeplitz, nella castellanza di sant’Ambrogio? Uno degli obiettivi dell’associazione Coopuf Iniziative Culturali, che da qualche

settimana ha in gestione il Tennis bar all’interno di Villa Toeplitz, è proprio quello di preservare questa tradizione romantica. «Abbiamo aperto ad aprile – spiega , uno dei soci che si occupa della gestione del chiosco – Sono tantissime le persone che passano da noi e ci raccontano di aver dato il primo bacio proprio all’interno del parco della villa, oppure di aver utilizzato questo luogo magico per conquistare le fidanzatine del passato».

Così, i soci Coopuf hanno deciso di offrire un servizio che possa favorire il proseguo di questa tradizione. «Il nostro è un bar a tutti gli effetti. Abbiamo, però, integrato l’offerta con la possibilità di ritirare dei cestini di vimini, all’interno dei quali il cliente può scegliere di metterci dei panini, delle patatine, delle birre o delle bibite, e una coperta in plaid per un pic nic appartato immersi nel verde». Il locale, inoltre, è rigorosamente “pet-friendly”, a cominciare dalla distribuzione gratuita di sacchetti per le deiezioni canine offerte da l’Arca di Noè.
I ragazzi della Coopuf, che si sono fatti carico per i prossimi sei anni di questa avventura, sono una fucina di idee. La squadra è composta da Marco, (“il prof”), (“Tabata”) e . «Abbiamo partecipato al bando con l’intenzione di creare all’interno del parco una realtà economico sociale che facci vivere questo posto e lo auto promuova».

Gli eventi in programma sono numerosi e disparati: al Tennis bar si promuove la cultura a 360 gradi. Domenica, ad esempio, è in programma uno showroom en plain air all’interno del quale verranno presentati alcuni abiti realizzati dalla stilista varesina . Si tratta di capi di abbigliamento per praticare il tennis dal sapore retrò e unici nel loro genere. Capi che si possono indossare in differenti modi e contesti a sottolineare il mutamento e il movimento continuo delle cose. Stefania ha creato un suo brand: Haribu. «Habiru significa nomadi senza terra che vagano a piedi o nella polvere». Per la designer simboleggia l’amore per la diversità’ di uno spirito libero e curioso, dove usi e costumi si contaminano e i confini si confondono. La sfilata prenderà il via alle ore 15.
La Coopuf organizza anche corsi di tennis. «Si tratta di corsi propedeutici dove c’è a disposizione un maestro per 5/6 persone. L’obiettivo è quello di rilanciare il tennis come sport non agonistico, ma di convivialità». Molte delle iniziative proposte si svolgono in collaborazione con Arcoiris, che sempre all’interno del parco si accinge a dar vita al camp estivo per i più piccoli, e con il Museo Castiglioni. «Finita la stagione ci piacerebbe iniziare a utilizzare in qualche modo la villa, oggi abbandonata».