«C’è una differenza sostanziale tra la libera muratoria e una setta. Questa differenza si fonda sul fatto che mentre una setta ha un carattere dogmatico e, quindi, impone ai suoi adepti il rispetto di determinate verità e dogmi, la libera muratoria si fonda sui principi di libertà, uguaglianza e fraternità: non impone alcun dogma, né religioso né morale».
«Chiede la credenza nell’essere supremo, declinabile da ogni singolo massone, e il rispetto delle leggi imposte dallo Stato».
Queste le parole di , numero due dell’obbedienza del Grande Oriente d’Italia, l’ordine iniziatico per eccellenza massonico i cui membri (2.500 iscritti) operano per l’elevazione morale e spirituale dell’uomo e dell’umana famiglia, che sfata miti e leggende legati alla massoneria.
Infatti Bonvecchio, professore ordinario di Filosofia delle Scienze Sociali dell’Insubria, è stato da poco eletto “Grande oratore” cioè custode della tradizione dell’ordine, numero due della massoneria italiana dopo la figura del “Grande maestro”. Il Grande Oriente d’Italia è l’obbedienza più importante italiana a cui hanno aderito importanti personaggi storici della tradizione risorgimentale e non solo. Ha come scopo il perfezionamento individuale secondo la tradizione esoterica.
Possono farne parte tutti, previo essere accettati con tutta una serie di procedure. Di seguito si inizia un percorso che procede per gradi: apprendista, compagno e maestro. Il tutto si svolge all’interno delle logge e secondo modalità rituali.
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