Giuseppe Montemurro è morto da medico, accorrendo in soccorso di una donna colta da malore. «È morto come ha vissuto – raccontano ora i vicini di casa – Da quel luminare della medicina che è stato, intelligente, generoso seppur molto riservato. È una tragedia che ci colpisce tutti».
Montemurro, 76 anni, originario di Noicattaro (Bari) da quarant’anni viveva a Varese.
Cardiologo di eccezionale abilità aveva fondato con il collega Gege Rossi il reparto di Cardiologia Pediatrica dell’ospedale Del Ponte di Varese.
«Centinaia di bambini stanno bene grazie a lui – spiegano i vicini di casa della. Ella palazzina di via Sanvito dove il medico risiedeva con la moglie – Ma non c’è mai stato da parte sua nemmeno un cenno di vanto. Uomo e medico eccezionale».
Montemurro è morto a Gran Canaria, travolto da un bus proprio mentre prestava soccorso ad una donna colta da malore. L’ex primario della Cardiologia Pediatrica era in crociera con la moglie tra le isole dell’arcipelago dell’Atlantico. Erano partiti una settimana fa, l’altroieri erano sbarcati a Las Palmas al termine della crociera: su quel bus Montemurro e la moglie erano saliti con gli altri 43 compagni di crociera per l’ultima escursione prima del ritorno a casa. «Mia madre è ancora in Spagna – ha spiegato ieri uno dei due figli della coppia arrivato nell’abitazione varesina di famiglia – Sto cercando di accertare cosa sia accaduto, sto cercando di stare vicino a mia madre il più possibile».
Stando a quanto accertato dalla polizia spagnola il bus stava percorrendo la tortuosa strada che collega Fataga a Tunte quando una passeggera si è sentita male. Montemurro e altre otto persone sono scesi dal bus per prestare soccorso alla compagna di viaggio: l’autista del pullman nel fare manovra per non intralciare il traffico ha travolto il gruppetto. Montemurro, investito in pieno, è stato buttato nella scarpata che costeggia la strada.
È morto sul colpo dopo un volo di cinque metri. «Ringrazio i tanti che in queste ore stanno chiamando portandoci affetto e vicinanza – ha detto ieri il figlio – In questo momento ho bisogno di silenzio». Varese è sotto choc. Ma lo è anche Noicattaro, il piccolo paese in provincia di Bari, che alla famiglia Montemurro ha dato i natali. Lì è nato Giuseppe Montemurro, il maggiore di tre figli (l’ex primario aveva due sorelle Domenica e Anna). Il padre Domenico era un proprietario terriero. La madre era invece un’ostetrica.
Laureato a pieni voti
Il figlio maggiore, iscrivendosi alla facoltà di medicina a 18 anni all’università di Siena dove si è laureato in corso e a pieni voti, ha reso omaggio anche alla madre. Si è specializzato in Cardiologia Pediatrica scegliendo di curare quei bambini che la madre per tutta la vita aveva aiutato a venire al mondo.
La morte dell’ex primario Varesino ha colpito al cuore sia la comunità di Noicattaro che quella di Gioia del Colle, paese a 28 chilometri da Noicattaro dove la famiglia Montemurro si era trasferita nel 1951.
A Noicattaro e a Gioia del Colle vivono ancora alcuni familiari del medico: «Chiamava a Natale per gli auguri ogni anno – racconta un cugino di secondo grado – Non ci vedevamo da anni, da quando eravamo ragazzi, ma ha sempre voluto mantenere un legame con la sua terra d’origine».
In Puglia, sua terra natale, Montemurro tornava spesso con la moglie per brevi vacanze. Amava viaggiare, ma alla fine una tappa a casa trovava il modo di farla in cerca dei profumi e dei sapori della sua giovinezza.
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