Alzare l’Imu per abbassare la Tasi. Questa la proposta che il Nuovo Centrodestra presenterà questa sera durante il consiglio comunale convocato per fissare le aliquote delle imposte locali.
L’idea della forza guidata in consiglio comunale da Donato Lozito è molto semplice: si tratta di tornare alle aliquote dell’imposta sugli immobili fissate lo scorso anno, ovvero lo 0,6 per cento per le prime case di lusso e lo 0,96 per le seconde case e gli edifici non residenziali.
Aliquote che la giunta vuole ridurre rispettivamente allo 0,4 e allo 0,86 per cento. NCD chiede invece di lasciarle come sono per poter invece dimezzare quella della Tasi: dal 2 per cento ipotizzato dall’assessore al Bilancio Alberto Lovazzano all’1 proposto da Lozito e soci.
Convinti che i conti tornino ugualmente. Stando ai numeri elaborati dal centro studi del Nuovo Centrodestra, con le nuove tasse bisogna coprire circa 4 milioni di euro. La Tasi all’1 per mille ne porterebbe qualcosa come 3,7, somma a cui aggiungere un contributo promesso dal governo pari a poco più di 400mila euro.
Tecnicismi a parte, secondo NCD le risorse ci sono. Si tratta di capire se c’è la volontà politica di diminuire una tassa pagata da tutti come la Tasi, per aumentarne una come l’Imu, dovuta oggi solo dalle imprese e da chi è benestante.
Con questi conti in mano Lozito si presenterà questa sera nell’aula di Palazzo Broletto, chiedendo di rinviare la votazione. «Il decreto che imponeva di fissare le aliquote entro il 10 settembre è decaduto», spiega, «per decidere abbiamo tempo fino alla fine del mese (termine ultimo per le variazioni di bilancio, ndr)».
In altre parole, «noi vogliamo fare un’opposizione costruttiva: chiediamo di sospendere per discutere e vedere se ci sono le condizioni per una decisione unanime». Alla maggioranza di centrosinistra la risposta.
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