Tossici al Fare. Il parcheggio dell’ex centro commerciale è diventato un rifugio per qualche ex tossicodipendente. Che ha lasciato sulle scale i resti del materiale usato per iniettarsi la dose.
La zona scelta dagli irriducibili dell’eroina per far rivivere l’incubo degli anni Ottanta è la scalinata che porta dal primo al secondo piano del parcheggio che serviva il supermercato. E che oggi è utilizzato dai pendolari.
Sul pianerottolo, appallottolati su alcuni fogli di giornale, ci sono alcuni fazzoletti di carta imbrattati di sangue. Di fianco ecco la custodia di una siringa, quindi quella che sembra la scatola di un medicinale, forse metadone. Tutto intorno sporcizia, due sacchi della spazzatura pieni e poi, lungo tutto il piano del posteggio, bottiglie di birra e di vino vuote e abbandonate.
«Io li vedo dalla finestra di casa mia», racconta un residente, «si tratta almeno di due persone. E saranno un paio d’anni che va avanti così». Una presenza, quella dei tossici, che preoccupa chi vive nelle vicinanze del centro commerciale ormai abbandonato. Ma anche i pendolari, che da tre anni possono posteggiare qui per poi raggiungere a piedi la stazione. In realtà i clienti delle ferrovie possono utilizzare solo il piano terra ed il primo piano. E quindi non dovrebbero spingersi fino in cima alle scale che portano al secondo, quello scelto dai tossici per le loro scorribande.
Eppure la rampa è accessibile, l’unico sbarramento si incontra per salire sul tetto dell’edificio. Il rischio di fare brutti incontri, per quanto remoto, esiste comunque.
A lanciare l’allarme sulla vicenda, chiedendo al comune di intervenire, è (Forza Italia). «Ho recepito il malcontento dei cittadini dello Sciarè», spiega, «auspico che ci sia una forte presa di posizione, soprattutto dalla giunta, visto che il parcheggio è di proprietà comunale». Secondo l’azzurro «serve innanzitutto un intervento di pulizia, che mi auguro sia immediato». Quindi «bisognerà prendere dei provvedimenti per garantire la sicurezza di chi frequenta la struttura ogni giorno, come i pendolari, e la tranquillità di chi vive qui vicino».
Tutte questioni delle quali l’esponente dell’opposizione chiederà conto all’amministrazione comunale con un’interrogazione rivolta al sindaco. «È anche importante riuscire a capire se queste persone usino il Fare solo per drogarsi o se alloggino qui». In ogni caso, conclude De Bernardi Martignoni, «è l’ennesima prova di come una parte importante della città come lo Sciaré sia lasciata al degrado e in balia di situazioni molto gravi». Secondo l’esponente dell’opposizione «la parte sana della cittadinanza è molto preoccupata di quello che avviene», si tratti di residenti o di pendolari che dal lunedì al venerdì utilizzano il Fare per posteggiare.
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