– Imparare le lingue “sul campo” è il segreto per riuscirci davvero. Dirlo, peraltro, non è come farlo, né per lo studente che decide di seguire il proposito, né per chi dedica la propria vita professionale ad allestire corsi e viaggi che possano essere proficui per l’obbiettivo.
Due giovani di casa nostra hanno scelto di rischiare e sono riusciti nell’intento, buttandosi anima e corpo nel progetto di creare scuole di lingua, in Italia e all’estero, che fossero davvero funzionali all’apprendimento, mischiando il piacere di viaggiare con la ricerca dell’eccellenza nell’insegnamento e nella logistica. Si tratta di Lorenzo Cusumano e Stefano Ferrè: il primo è stato un docente di economia aziendale in una scuola superiore, il secondo uno dei volti più conosciuti e puliti nella società del Varese in serie B. Entrambi hanno lasciato le loro precedenti occupazioni per fondare l’International Language Corner, scuola di lingue internazionale che ha sviluppato l’apertura di sedi italiane (Legnano e presto anche Varese) ed estere (Dublino e Cadice) parallelamente all’organizzazione di soggiorni studio, concentrandosi sul doppio profilo dell’insegnamento delle lingue agli italiani e di quello dell’italiano agli stranieri. La loro idea si è corroborata negli anni, prendendo spunto dalle tante vacanze studio effettuate nella loro vita. Nel 2014, su una spiaggia di Malta, la risoluzione definitiva: «Riflettevamo su quanto fosse importante il soggiorno all’estero per tutti quei giovani che vogliono davvero cimentarsi con una lingua straniera – racconta Lorenzo Cusumano – Così abbiamo deciso di buttarci, investendo le risorse guadagnate nei nostri precedenti lavori e credendo nel progetto di aprire delle scuole di lingua, in Italia e all’estero».
Cusumano e Ferrè, da soli e senza alcun aiuto esterno, hanno iniziato a viaggiare, scegliendo Dublino e Cadice come basi. Sul posto si sono dati da fare, selezionando i docenti per i loro istituti, con tanto di certificazioni madre lingua, e poi le famiglie adatte a ospitare quelli che sarebbero stati i loro studenti. In Italia hanno ideato il marchio che oggi contraddistingue la loro avventura e hanno intercettato la sempre più crescente domanda di viaggi e apprendimento, proveniente soprattutto dal mondo delle scuole. Risultato? «In poco più di un anno il nostro database conta di 50 famiglie selezionate a Dublino e di 35 a Cadice. Poi ci sono gli studenti: ci eravamo prefissati l’obbiettivo di arrivare a 500, ma siamo arrivati a coinvolgerne 850. Siamo andati molto velocemente, riuscendo sempre a reinvestire gli introiti che ci entravano dai corsi già perfezionati». Oltre alla costanza e all’impegno, dunque, dietro al successo dell’International Language Corner c’è anche un perfetto spirito imprenditoriale, unito alla capacità di cogliere le occasioni anche oltre la strada maestra già tracciata: «Gli studenti del terzo e quarto anno delle superiori oggi sono obbligati, per decreto, ha effettuare un periodo di alternanza scuola-lavoro – continua Cusumano – Abbiamo pensato di fornire loro la possibilità di appoggiarsi a noi per trascorrere questo periodo all’estero. È un’opportunità in più che darebbe un peso superiore all’aspetto linguistico all’interno dell’alternanza». La proposta non poteva non riscuotere successo e così è stato: «A maggio e giugno l’istituto Fermi di Castellanza manderà un’intera classe del quarto anno a Cadice» riferisce, infine e con orgoglio, il fondatore. Insomma: viaggi, lingue, lavoro e tante nuove opportunità. Cusumano e Ferrè, in fondo, lavorano per realizzare i sogni.