LUINO Il muro del lungolago divide la maggioranza. Con sei componenti della compagine che sostiene il sindaco Gianercole Mentasti che ora chiedono sostanzialmente «l’abbattimento dei manufatti del parco a lago del posteggio e del punto ristoro». Porta infatti in calce la firma dei consiglieri Mario Contini, Aris Corbetta e Silvio Tonella e degli assessori Pierfrancesco Buchi, Vittorio Sarchi e Giuseppe Taldone il documento presentato ieri in Comune. «Una richiesta ufficiale – chiarisce l’assessore provinciale Andrea Pellicini, promotore della revisione del progetto del
parco a lago di viale Dante – per chiedere al sindaco la convocazione urgente di una giunta che porti a discutere della modifica del progetto, con l’abbattimento delle costruzioni che minano la visuale del lago, e se necessario di un consiglio comunale a tema. Ferma restando la validità di tutta l’altra parte dell’intervento, quella vera e propria del parco a verde, crediamo che sia necessario tenere conto della volontà di tutta la città che è contraria alla parte relativa alle costruzioni».
Un messaggio forte che non mancherà di avere le sue ripercussioni sull’andamento politico e amministrativo della città di Luino, che il prossimo anno andrà al voto. «Questa – chiarisce però lo stesso Pellicini – non è una spaccatura. Riteniamo valido il lavoro portato avanti dalla maggioranza negli ultimi dieci anni, ma non possiamo ignorare il pensiero dei luinesi che non hanno alcuna idea di accettare il muro sul lungolago. Inoltre crediamo che il sindaco, persona che ha sempre dimostrato il suo interesse per Luino e la capacità di ascoltare e dialogare, sappia tenere in considerazione questa richiesta. Perché voglio ribadirlo: né io né i consiglieri e gli assessori che hanno sottoscritto il documento siamo contrari al progetto, quello che vogliamo è modificare la parte iniziale, verso l’Avav, dove le costruzioni entrano in conflitto con la vista lago».
Cinquanta metri, forse qualcosa in più, che hanno scatenato un vero e proprio polverone nell’agosto luinese: il muro infatti nasconderebbe il panorama sul lago. I sostenitori del parco a lago così com’è gettano acqua sul fuoco. «Siamo disponibili – spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Carluccio Vanetti, – ad un incontro e al confronto. Vedremo di convocare la giunta al più presto». Lì si discuterà il futuro del parco a lago in un clima che potrebbe surriscaldarsi ulteriormente. «Attendiamo degli sviluppi –
chiarisce dalla minoranza Caludia Mandanici – perché quello che chiedono i consiglieri della maggioranza che, dopo aver approvato il progetto vogliono ora cambiarlo, sono le stesse modifiche che abbiamo sempre invocato noi». Lapidario anche il commento di Pier Marcello Castelli che anche da “Facebook”, con un gruppo e già oltre 130 iscritti, sta conducendo la battaglia: «Vista questa richiesta e le firme apposte mi pare evidente che non ci sia più la maggioranza. Si aprono i giochi per le prossime elezioni».
b.melazzini
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