“Happy day” con Ghali: più di 1200 persone l’hanno incontrato a Varese Dischi. Il fenomeno del rap ha fatto tappa col suo instore tour nel negozio di Galleria Manzoni.
Il tempo era poco, ma i fan entusiasti l’hanno aspettato volentieri fin dal mattino perché, come dice «è un grande. Lui riesce a trasmette forza con i suoi pezzi. Racconta le sue origini, la sua storia e il suo mondo e ha la capacità di farti rivivere tutte le sue emozioni. Nessun altro cantante è in grado di farlo per me». Continua a bruciare record su record il 24enne che si è fatto le ossa nel sottobosco del rap italiano emergendo come solista un paio di anni fa. Il suo disco d’esordio “Album” – dodici tracce che si riallacciano al mondo trap, firmate dal produttore Charlie Charles – è diventato platino in poco più di un mese e ha debuttato al primo posto nella classifica mondiale Viral 50 di Spotify.
Non ha mai smesso di cantare i successi del rapper, il popolo di ragazzini e ragazzine che ieri lo ha incontrato per un autografo e una foto. In molti poi sono arrivati da fuori città, anche dall’Emilia Romagna e dalla Svizzera.
«Per me è un ispirazione – ha detto accompagnato dalla sorella Suchena – È un cantante bravissimo e poi veniamo dallo stesso Paese, la Tunisia. Il suo “Happy days” è un brano stupendo».
Ghali Amdouni, infatti, è nato a Milano da genitori tunisini ed è cresciuto a Baggio. Nei suoi pezzi racconta il suo mondo, la vita di un ragazzo di strada qualunque, il suo background culturale, come si vive l’amore e, soprattutto, il rapporto con sua madre.
«Nelle sue rime mette quello che altri non riescono a spiegare – racconta – È un ragazzo come tutti, ma è riuscito, pur partendo da un’infanzia difficile e povera, a raggiungere i suoi obiettivi». E proprio le difficoltà, le delusioni, un’esistenza complicata, i ricordi, tanta motivazione e la speranza sfondare in campo musicale sono al centro del primo disco di Ghali.
incornicerà la felpa autografata ieri pomeriggio: «È un regalo stupendo del mio idolo – ha spiegato – Lo seguo da tre anni perché amo lui e la sua musica». I ritmi latineggianti, il rap sporcato di pop e la trap noir di questi nuovi brani hanno convinto anche i pochissimi maggiorenni presenti. «Ghali è mitico – racconta – Ha una marcia in più rispetto a tanti altri artisti e penso abbia una grande futuro davanti».
Tante le mamme presenti. Come Marinella che ha accompagnato Daniel senza dimenticare di prendere un cd anche per l’altro figlio. O che confessa: «All’inizio l’ho preso per un fenomeno del momento. Poi per accontentare mia figlia Elena ho iniziato ad ascoltare i suoi pezzi in macchina e non ho più smesso».