Luino, si abbassa di un metroil contestato muro del lungolago

LUINO Una riunione di maggioranza al completo e poi la giunta. È arrivata soltanto mercoledì sera, a tarda ora, la parola fine sulle modifiche al progetto del parco a lago di Luino. Due le novità sostanziali. La prima è che il muro ora visibile, e scheletro delle strutture del parcheggio coperto con il pergolato artificiale e del punto bar e ristoro, sarà spezzato. Sparirà, infatti, la parte centrale. Cinque metri, forse qualcosa in più, che creeranno così un altro cono libero sul Verbano. Da concetto architettonico unico, pensato per una nuova fruibilità del lungolago, le due strutture appariranno così separate. Mentre l’altezza complessiva che raggiungeranno sarà inferiore a quella programmata inizialmente di circa un metro. «Questo è stato deciso e sostenuto all’unanimità dopo un lungo confronto interno alla maggioranza e alla giunta – chiarisce il sindaco Gianercole Mentasti – in cui abbiamo messo a confronto le diverse posizione emerse dopo l’avvio dei lavori. Così siamo arrivati a queste modifiche in corso d’opera, compatibili con la legge che regola i contratti d’appalto, e in grado di accogliere alcune osservazioni salvaguardando il progetto». Si punta così ad ottenere il risultato di ridare, almeno parzialmente e in misura decisamente maggiore rispetto all’attuale progetto, vista al lago Maggiore da viale Dante. Risultato da raggiungere con l’abbassamento considerevole

dell’altezza delle strutture, oltre un metro in meno, e con l’apertura che per diversi metri separerà il punto ristoro dal parcheggio. «Variazioni – chiarisce Mentasti – arrivate ad ottenere il consenso di tutti gli esponenti della giunta e che hanno salvaguardato la bontà del progetto». Si è optato così, in seno alla maggioranza, per una soluzione che accontenta tutti. «Personalmente – ribadisce però il sindaco – non avrei cambiato una virgola. Ma politicamente devo tenere conto della volontà di tutte le anime della maggioranza. Ma una cosa è certa: le critiche sono state amplificate dalle prossime elezioni. Fossimo stati in un altro periodo il parco a lago sarebbe andato avanti senza alcuna osservazione». Via libera dunque al compromesso che però non metterà al riparto il parco a lago dalle critiche. «Pur ribadendo il mio giudizio negativo su questa parte del progetto – chiarisce l’assessore provinciale Andrea Pellici, capofila del fronte critico interno alla maggioranza – non posso non apprezzare lo sforzo della maggioranza teso a ricercare, come chiesto dai sei firmatari del documento, una soluzione meno impattante. Mi aspetto che le modifiche siano presentate e discusse in commissione e in consiglio per effettuare i necessari approfondimenti». Il tutto mentre continua l’opposizione di chi di muri sul Verbano non ne vuole proprio sentire parlare.

b.melazzini

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