Tragedia sul Monte Rosa: scialpinista perde la vita nel Canalone Marinelli

Secondo le prime ricostruzioni, il gruppo era salito in quota in elicottero fino al rifugio Capanna Margherita con l'intenzione di scendere sciando fino a Macugnaga attraverso il Canalone Marinelli (foto d'archivio)

VARESE – Il 23 maggio 2025, Francesco Gervasoni, 28 anni di Seregno (MB), ha perso la vita durante una discesa scialpinistica nel Canalone Marinelli, sul versante est del Monte Rosa, sopra Macugnaga. Gervasoni, esperto scialpinista, stava affrontando la discesa con altri quattro compagni provenienti da Alagna Valsesia, Milano e Varese.

Durante la discesa, Gervasoni ha perso il controllo degli sci, precipitando per circa 500 metri lungo il canalone a un’altitudine di circa 3.400 metri. I compagni hanno immediatamente allertato i soccorsi e cercato di individuarlo, ma le sue condizioni si sono rivelate da subito gravissime.

La centrale operativa ha inviato l’eliambulanza da Borgosesia, con a bordo due tecnici del Soccorso Alpino. Durante il primo sorvolo sono stati recuperati due degli scialpinisti, illesi. Nel secondo passaggio è stato avvistato il corpo di Gervasoni, ma i sanitari non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. In seguito sono stati tratti in salvo anche gli altri due escursionisti.

Il recupero della salma, effettuato con il verricello e con la collaborazione del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, si è concluso nel pomeriggio, attorno alle 16. L’esatta dinamica dell’accaduto è ora al vaglio delle autorità.

Secondo le prime ricostruzioni, il gruppo era salito in quota in elicottero fino al rifugio Capanna Margherita con l’intenzione di scendere sciando fino a Macugnaga attraverso il Canalone Marinelli. Il corpo del giovane è stato ritrovato a 2.900 metri di altitudine, 500 metri più a valle dal punto in cui è iniziata la caduta.