Tragedia alle Marmitte dei Giganti: turista di Marnate muore annegato nel Toce

Matteo Scarabelli, 50 anni, ha perso la vita dopo essere caduto nel fiume durante un’escursione. Illeso, ma sotto shock, l’amico tratto in salvo dai soccorsi.

Ancora una tragedia in Ossola, ancora una volta nel suggestivo — ma insidioso — scenario delle Marmitte dei Giganti, dove ieri, domenica 25 maggio, ha perso la vita Matteo Scarabelli, 50 anni, residente a Marnate (VA). L’uomo era in Valle Antigorio per una gita fuori porta tra Crodo e Premia, ma l’escursione si è trasformata in un dramma.

Tutto è accaduto poco dopo le 13, quando Scarabelli e un’altra persona sono finiti nelle acque tumultuose del fiume Toce, sotto il ponte di Maiesso. Alcuni escursionisti presenti nei pressi hanno assistito alla scena e dato immediatamente l’allarme: uno dei due uomini era aggrappato a un tronco in mezzo alla pozza, mentre dell’altro si erano perse le tracce.

La macchina dei soccorsi si è messa subito in moto. Sono intervenute le squadre del Soccorso Alpino della Decima Delegazione Valdossola, in particolare la stazione di Baceno, insieme ai vigili del fuoco, ai militari del Sagf della Guardia di Finanza e agli specialisti della squadra forre. I pompieri hanno operato anche con i sommozzatori e l’ausilio di un elicottero.

Il primo escursionista, miracolosamente aggrappato a un tronco che gli ha impedito di essere trascinato via dalla corrente, è stato tratto in salvo grazie a complesse manovre di corda. In evidente stato di ipotermia e fortemente provato, è stato affidato ai sanitari del 118 e trasferito all’ospedale San Biagio di Domodossola.

Per Matteo Scarabelli, invece, non c’è stato nulla da fare. Dopo circa tre ore di ricerche, il suo corpo è stato recuperato senza vita dalle acque gelide del fiume. L’esatta dinamica dell’incidente è al vaglio della Guardia di Finanza di Domodossola, che sta cercando di chiarire cosa sia accaduto.

Sul posto anche i Carabinieri, che confermano l’ipotesi più probabile: i due escursionisti sarebbero scivolati sui sassi lisci e insidiosi, caratteristici della zona, finendo accidentalmente nel fiume. Non è la prima volta che accadono simili tragedie in quell’area: le Marmitte dei Giganti, famose per la loro bellezza e per i sassi levigati dal tempo e dall’acqua, attirano ogni anno moltissimi turisti, ma rappresentano un luogo ad alto rischio, come segnalano i numerosi cartelli di avviso presenti lungo i percorsi.

La salma di Scarabelli si trova all’obitorio dell’ospedale di Domodossola, in attesa delle disposizioni della Procura, che potrebbe ordinare nelle prossime ore l’autopsia per accertare le cause esatte della morte. Un’escursione in un angolo di natura straordinario si è così trasformata in una delle pagine più nere dell’inizio dell’estate ossolana.