Con 194 voti, L’anniversario di Andrea Bajani (Feltrinelli) si aggiudica la LXXIX edizione del Premio Strega, confermando le previsioni della vigilia. L’annuncio è arrivato nella cornice suggestiva del Ninfeo di Villa Giulia, a Roma, dove si è svolta la finale nella notte tra il 3 e il 4 luglio. Lo scrittore, già finalista nel 2021 con Il libro delle case, era considerato da settimane il grande favorito, e si è presentato alla serata conclusiva in testa alla cinquina selezionata lo scorso 4 giugno al Teatro Romano di Benevento.
Bajani ha conquistato anche il Premio Strega Giovani, a conferma della forza trasversale del suo romanzo. A seguirlo nella classifica finale sono Elisabetta Rasy con Perduto è questo mare (Rizzoli, 133 voti), Nadia Terranova con Quello che so di te (Guanda, 117 voti), Paolo Nori con Chiudo la porta e urlo (Mondadori, 103 voti) e il giovane esordiente Michele Ruol con Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia (Terra Rossa, 99 voti).
Una rottura che diventa racconto
Ne L’anniversario, Bajani affronta un tema delicato e ancora poco esplorato: la rottura definitiva dei legami familiari come atto di sopravvivenza. Il protagonista, a dieci anni dall’addio alla propria famiglia, rievoca il giorno in cui ha deciso di voltare le spalle ai genitori per sempre. Una scelta radicale, narrata con una voce misurata e lucida, che lo stesso Emmanuel Carrère ha definito “scandalosamente calma”.
Il cuore del romanzo è il ritratto di una madre annientata dall’abnegazione, vittima silenziosa di un marito autoritario e manipolatore. La narrazione si muove tra il ricordo e la consapevolezza maturata nel tempo, restituendo la complessità emotiva di chi sceglie di spezzare un legame per non spezzarsi.
“Racconto il diritto di liberarsi da una situazione che fa male”, ha dichiarato Bajani. “Ho voluto rompere un tabù. Alla violenza di questa epoca rispondo con la complessità dei libri”.
La motivazione
A proporre L’anniversario al Premio Strega è stato lo scrittore Emanuele Trevi, che ha sottolineato il valore letterario e umano del romanzo:
“Nelle prime pagine incontriamo il protagonista che ci racconta dell’ultima volta in cui ha visto i suoi genitori, prima di lasciarli per sempre. Una famiglia disgregata dalla violenza di un padre-padrone e dalla muta disperazione della madre. È una storia che infrange un tabù, e per questo è necessaria.”
Con questa vittoria, Andrea Bajani si conferma una delle voci più incisive della narrativa italiana contemporanea, capace di affrontare i nodi irrisolti dell’esistenza con coraggio letterario e profondità umana.