Due mercoledì di circo in piazza a Varese, senza animali ma con tanta abilità e voglia di stupire

VARESE – Non serve un chapiteau, non servono animali, per fare il circo bastano artisti e gli spettatori, seduti, in piedi, come gli pare e piace. Il circo contemporaneo propone i numeri della tradizioni rivisitati in un linguaggio moderno, attraversato da contaminazioni musicali e teatrali e vuole raccontare delle storie, stupendo e divertendo il pubblico. L’Assessorato alla Cultura del Comune di Varese, nel panorama delle proposte estive fatte di

cinema, musica, teatro non poteva trascurare la nobile arte circense e lo fa con due proposte assai diverse tra loro, realizzate in due diverse ambientazioni: i Giardini Estensi e la Piazza Canonica. Qui il pubblico, sempre liberamente e gratuitamente, potrà conoscere la nuova arte circense che porta al centro la straordinaria capacità dell’uomo di esprimersi e comunicare nelle forme più diverse, dalla comicità clownesca all’acrobazia estrema.


Mercoledì 9 luglio ore 21:15 all’Arena Estate dei Giardini Estensi: La Famiglia Mirabella

Ogni volta che lo spettacolo va in scena è come trovarsi la mattina al tavolo della colazione con una famiglia assai particolare: sorrisi, acrobazia, ironia, monocicli, satira familiare, giocoleria, generazioni a confronto …Si parte da Martin che manipola il devil’s stick, si incrocia Matilde sul monociclo, ci si imbatte nelle acrobazie di Male! Tutto presentato con pungente dolcezza e audace disinvoltura da Elisabetta Cavana ed Edoardo Mirabella, che sono poi la mamma e il papà di questi straordinari giovani artisti. Uno spettacolo irripetibile, che si evolve giorno dopo giorno, come il rapporto tra i figli e i genitori. Una famiglia che propone uno spettacolo per tutte le famiglie. 


Mercoledì 16 luglio ore 21:00 in Piazza Canonica RubeN – compagnia Autoportante

In scena c’è un’incredibile struttura autoportante, unica nel suo genere, che può camminare in diverse direzioni e altezze o oscillare liberamente. Una scenografia magica che stupirà grandi e piccini, animando la piazza. Il linguaggio dell’equilibrio, che è precisione, costanza, sfida e fantasia, dialoga con la musica suonata dal vivo. Sopra e sotto il filo personaggi sorprendenti: un giocatore di tennis cieco, una vecchietta dall’enorme cappello, mosche dispettose, un uccellaccio che suona il clarinetto e che finisce con il collo tirato come una gallina. Nel corso dello spettacolo, gli equilibri si moltiplicano: il filo è dritto ma è anche inclinato, si può camminare sulle bottiglie e sui bicchieri. RubeN è uno spettacolo che parla dell’equilibrio, sia fisico che emozionale, dei cambiamenti, della (in)stabilità, di poesia e della vertigine che l’esplorazione dei lati sconosciuti dell’equilibrio porta con sé.