Marco Massarenti, consigliere nazionale di Unimpresa e residente a Luino, ha avanzato una proposta che punta a introdurre a livello nazionale un sistema di ricevuta obbligatoria per tutti gli utenti che, pur avendo effettuato l’accesso a un Centro unico di prenotazione (Cup), non riescano a ottenere una prenotazione per visite mediche o esami diagnostici prescritti dal medico curante o dallo specialista.
Secondo la proposta, ogni struttura sanitaria pubblica dovrebbe rilasciare, in questi casi, un documento su carta intestata che riporti in modo chiaro e dettagliato:
- la data e l’orario dell’accesso al Cup;
- il tipo di prestazione richiesta;
- la motivazione della mancata prenotazione, ad esempio “liste d’attesa chiuse”, “assenza di disponibilità entro i tempi previsti dalla priorità clinica” o “prestazione non erogabile nel periodo richiesto”;
- l’identificativo dell’operatore che ha gestito la richiesta.
Obiettivi e vantaggi della proposta
L’iniziativa di Unimpresa si pone due obiettivi principali:
- Garantire ai cittadini un riscontro formale che attesti la mancata erogazione del servizio, fornendo così una prova utile per tutelare i propri diritti anche in sede amministrativa;
- Fornire al sistema sanitario dati certi e aggiornati sulle reali dimensioni del fenomeno delle prestazioni negate, un problema spesso sottovalutato.
Questa misura rappresenterebbe uno strumento prezioso per la programmazione sanitaria, offrendo ai decisori pubblici e ai dirigenti del settore informazioni fondamentali per identificare le criticità territoriali, migliorare la distribuzione delle risorse e ottimizzare la pianificazione dei servizi.
Benefici attesi
I vantaggi di questa proposta sono molteplici:
- Dignità per i cittadini, che finalmente potranno disporre di una traccia tangibile del disservizio subito;
- Tutela legale, poiché la ricevuta potrà costituire una base formale per azioni di reclamo o richieste di accesso a prestazioni in regime intramoenia;
- Miglioramento del sistema sanitario, grazie a dati affidabili che permetteranno di misurare con precisione le inefficienze e indirizzare meglio gli investimenti.
Le parole di Marco Massarenti
«Non si tratta di un intervento complesso né oneroso, ma di un semplice atto di trasparenza e responsabilità verso i cittadini», spiega Massarenti. «Chi rispetta le regole e si rivolge al sistema sanitario non può essere ignorato o escluso senza un riscontro ufficiale. Formalizzare questi casi è il primo passo per superare l’attuale invisibilità di migliaia di persone. L’odissea delle liste d’attesa non può più essere considerata una fatalità: servono strumenti concreti per misurare il disagio e avviare una vera riforma. La ricevuta obbligatoria è una proposta semplice ma capace di segnare una svolta culturale e organizzativa.»