Prof neoassunti. In affanno in classe, nonostante le valutazioni positive

La soluzione suggerita dalla ricerca è un modello formativo basato su interventi riflessivi e pratiche guidate: mentoring in aula, regolari momenti di riflessione sulle lezioni e modelli concreti di gestione didattica. In sicurezza, si costruisce l’esperienza, e la pratica diventa il centro della formazione reale (immagini di repertorio)

Molti insegnanti alle prime armi superano con ottimi risultati gli esami di abilitazione, ma si trovano in difficoltà nel gestire la realtà concreta della classe. È quanto emerge da una ricerca australiana che mette in discussione l’efficacia delle attuali valutazioni di ingresso e propone una svolta pratica.

Secondo il team guidato dall’università australiana, gli standard utilizzati per approvare i docenti neoassunti rispondono più a logiche burocratiche che operative. Così, nonostante il successo negli esami standardizzati, molti insegnanti dimostrano basse competenze in gestione della classe, specialmente nel controllare comportamenti disturbanti frequenti e ricorrenti.

Lo studio evidenzia come il comportamento “a bassa intensità ma ad alta frequenza” degli studenti — come parlare fuori turno o ignorare i compiti — sia tra le principali fonti di distrazione e stress, e richieda specifiche capacità di inibizione cognitiva. Queste non sono misurate adeguatamente nei controlli tradizionali pre-assunzione.