Varese, il canile divide l’opposizione. Con l’inciucio Pd-Forza Italia il progetto passa in consiglio

VARESE – Il consiglio comunale si è aperto con un minuto di silenzio in ricordo delle vittime della violenza politica, ma ben presto l’attenzione si è spostata su un tema che da mesi tiene banco: il nuovo canile. È stato il punto 6 dell’ordine del giorno a monopolizzare la seduta del 29 settembre, trasformandosi in un banco di prova per le alleanze e per le spaccature interne all’aula.

A sorprendere non è stato tanto il voto finale – il progetto è passato con 24 favorevoli – quanto la dinamica politica che lo ha reso possibile. Ancora una volta si è riproposto l’asse tra Partito Democratico e Forza Italia, già visibile in Provincia con il sostegno al presidente “civico” Marco Magrini. In Comune, pur sedendo su banchi opposti, dem e azzurri hanno trovato un terreno comune che ha garantito l’approvazione del piano. A sancire la convergenza è stato l’ordine del giorno presentato dal forzista Luca Boldetti, accolto con favore dalla maggioranza.

La discussione è stata lunga e accesa. Da una parte gli assessori Andrea Civati e Nicoletta San Martino hanno sottolineato come il progetto abbia già ottenuto il via libera della Provincia e non presenti rischi per il corridoio ecologico. Dall’altra, la Lega ha rivendicato di aver spinto da anni per un nuovo canile, ma ha contestato la scelta dell’area, chiedendo soluzioni alternative. Anche il Movimento 5 Stelle, con Luca Paris, ha espresso dubbi legati alla carenza di sottoservizi.

Il sindaco Davide Galimberti ha provato a ricucire, ricordando che l’opera è frutto di un accordo con Regione, Provincia e autorità sanitarie, definendola «una struttura di eccellenza per tutta la Lombardia». Poi l’affondo contro Lega e Fratelli d’Italia: «Ho la sensazione che abbiate cambiato posizione solo perché la realizzazione del canile è ormai vicina. Lo stesso copione l’abbiamo visto su tante opere che hanno trasformato la città».

A determinare la spaccatura è stato quindi l’odg di Boldetti, che impegnava la giunta a riasfaltare via Duno al termine dei lavori, ridurre l’area del parco-canile e scongiurare ulteriori urbanizzazioni. La maggioranza ha votato compatta a favore, così come Forza Italia. Respinto invece il documento della Lega, che chiedeva di rinviare la discussione e di valutare altre aree.

Alla fine i numeri hanno parlato chiaro: 24 favorevoli, 6 astenuti (Lega e Lombardia Ideale) e 2 contrari (FdI). Il progetto del nuovo canile è approvato, ma a uscirne segnata è soprattutto l’opposizione, divisa su tre fronti e costretta a fare i conti con un Pd capace di stringere alleanze fuori dallo schema tradizionale.