Sostenibilità, allarme nelle città. Forte divario Nord-Sud. Varese solo 22esima davanti a Cagliari

Il rapporto Ecosistema urbano di Legambiente e Ambiente Italia si basa su 19 parametri che fotografano le performance ambientali di 106 città capoluogo in 5 macroaree: aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente. Sono Trento (79,78 %) e Mantova (78,74%) le uniche città a superare la soglia di 75 punti

MILANO – Città italiane in affanno sulla sostenibilità: nel 2024 è calata la media del punteggio dei capoluoghi che hanno perso terreno sui diversi obiettivi. Forte il divario tra Nord e Sud. E’ un quadro allarmante quello che esce da Ecosistema Urbano, il report annuale di Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore, sul 2024.


In base ai dati del Rapporto nel 2024 è calato al 54,24% la media del punteggio raggiunta dai 106 capoluoghi, registrando un -3,8% rispetto a due anni fa quando si attestava al 56,41%. Se si guarda alle singole città, nel 2024 sono Trento (79,78 %) e Mantova (78,74%) le uniche città a superare la soglia di 75 punti e a dominare la classifica di Ecosistema Urbano ottenendo rispettivamente il primo e secondo posto.

Dietro di loro si piazza Bergamo, al terzo posto con un punteggio del 71,82%, risalendo la classifica di ben 13 posizioni (nella passata edizione era16esima), grazie ad un impegno costante soprattutto nel settore della raccolta differenziata e della ciclabilità. Le altre città che rientrano della top ten sono Bolzano, quarta, seguita da Pordenone, Reggio Emilia, Parma, Rimini, Bologna, Forlì. Il Sud è sempre in grande affanno, ad eccezione di Cosenza, 16esima in classifica,

unica città del Meridione nella top 20 anche se rispetto alla passata edizione perde 3 posizioni (era 13esima). In fondo alla classifica ci sono nove città del sud – Caltanissetta (97), Caserta (98), Catania (100), Palermo (101), Catanzaro (102), Napoli (103), Crotone (104), Vibo Valentia (105°), Reggio Calabria (106°) – che non arrivano a toccare il 35% del punteggio. Crotone, Vibo Valentia, Reggio Calabria sono addirittura al di sotto dei 25 punti su 100.


Nel 2024, inoltre, cala la media della superficie urbana dedicata alle infrastrutture per la ciclabilità – 10,39 metri equivalenti ogni 100 abitanti, così come diminuisce sia l’estensione media delle isole pedonali nei comuni capoluogo passando agli attuali 48,6 mq sia quella delle zone a traffico limitato che nel 2024 si attesta a 368,3 metri quadri ogni 100 abitanti. Cresce, stando i dati Ispra, il consumo di suolo nel totale dei capoluoghi: dal 2018 al 2023 è pari a circa 4500 Ha, a fronte di un calo del numero degli abitanti (-346.000 abitanti). Ne deriva una crescita del suolo impermeabilizzato per ogni abitante delle città, sempre su base quinquennale, pari a +6,3 mq/ab dal 2018 al 2023 (+3,5% rispetto al 2018), con forti variazioni da città a città.

I dati del rapporto sono consultabili a questo link https://lab24.ilsole24ore.com/ecosistema-urbano/