Evaso dalla casa lavoro di Castelfranco Emilia: l’appello del sindaco di Cadrezzate a Elia Del Grande

Cristian Robustellini invita il fuggitivo a consegnarsi: «La comunità non ha paura, ma è rammaricata». L’uomo, condannato per il triplice omicidio dei familiari nel 1998, sarebbe in fuga con la compagna.

Cadrezzate con Osmate (VA) – «Elia, fermati e consegnati alle autorità». È l’appello del sindaco Cristian Robustellini rivolto a Elia Del Grande, evaso nei giorni scorsi dalla casa lavoro di Castelfranco Emilia, dove si trovava sottoposto a una misura di sicurezza.

«La comunità non ha paura, ma prova rammarico – ha dichiarato il primo cittadino –: tanti anni di carcere non sono bastati a farlo ravvedere».

Del Grande, oggi 50enne, era stato condannato per il triplice omicidio dei genitori e del fratello, avvenuto nel 1998 a Cadrezzate. Un delitto che segnò profondamente il piccolo comune del Varesotto, e che la popolazione non ha mai dimenticato.

Molti residenti temono ora che l’uomo possa aver fatto ritorno nei luoghi d’origine, dove possiede ancora alcune proprietà. La casa del massacro, invece, è stata venduta da tempo e risulta disabitata.

Sul fronte delle indagini, gli investigatori non escludono che Del Grande non abbia agito da solo: al suo fianco potrebbe esserci la compagna sarda, già coinvolta in un precedente tentativo di evasione.

Secondo le prime ricostruzioni, il fuggitivo sarebbe riuscito a scendere dal muro perimetrale della struttura modenese utilizzando una corda artigianale. Le ricerche sono attualmente estese tra Emilia, Varesotto e Sardegna, con il coordinamento delle forze dell’ordine territoriali.