BUSTO ARSIZIO – Il caso degli insetti nel cibo finisce al centro di un confronto pubblico. Oggi pomeriggio, alle 17.30, alle scuole elementari Tommaseo di Busto Arsizio è in programma un incontro tra i genitori, l’amministrazione comunale e i responsabili del servizio mensa, dopo il ritrovamento di punteruoli del grano in alcuni piatti di pasta serviti lunedì a due classi dell’istituto.
All’appuntamento saranno presenti l’assessore alle Politiche educative Chiara Colombo, promotrice dell’incontro, e i rappresentanti di Euroristorazione, la società che gestisce la refezione scolastica cittadina. L’obiettivo è chiarire quanto accaduto e rassicurare le famiglie in vista delle prossime settimane.
Un episodio circoscritto
L’episodio ha inevitabilmente allarmato i genitori. Martedì mattina una quindicina di bambini si è presentata a scuola con il panino da casa, ottenendo una deroga eccezionale dalla dirigente scolastica Cristina Parisini, nonostante il regolamento non lo consenta.
Secondo quanto riferito dall’assessore Colombo, si sarebbe trattato di un caso isolato: negli altri circa tremila pasti distribuiti nelle mense di Busto non sono state riscontrate anomalie. Le prime verifiche indicherebbero inoltre una responsabilità riconducibile al fornitore della pasta e non al gestore del servizio. Gli insetti sono stati rinvenuti in alcuni piatti di fusilli tricolore con olio e grana.
In via precauzionale Euroristorazione ha immediatamente sospeso la somministrazione del prodotto, estendendo i controlli anche alle altre mense cittadine, senza riscontrare ulteriori criticità. L’azienda ha inoltre precisato che i cosiddetti “comuni infestanti delle derrate secche”, pur essendo un evento sgradevole, non rappresenterebbero un rischio per la sicurezza alimentare.
Le richieste dei genitori
Secondo Euroristorazione, i punteruoli del grano, coleotteri tipici delle granaglie, erano probabilmente già presenti nella materia prima. Una spiegazione che però non ha convinto tutti i genitori. Alcuni parlano di una situazione che si trascina da tempo, ricordando le segnalazioni dello scorso anno, quando circa 140 famiglie avevano lamentato cibi freddi e condizioni igieniche ritenute insufficienti.
Dal Comune ribadiscono che i controlli periodici attestano una qualità complessivamente adeguata del servizio, pur riconoscendo che quanto accaduto lunedì non sarebbe dovuto succedere. L’episodio, viene sottolineato, non ha avuto conseguenze sanitarie, ma porterà a un ulteriore rafforzamento delle verifiche.
Nel frattempo, la dirigente scolastica sta valutando una possibile modifica al regolamento per consentire, in casi particolari, di portare il pasto da casa. L’incontro di oggi pomeriggio sarà decisivo per fare chiarezza e capire quali correttivi verranno adottati per il futuro.













