LUINO È un edificio simbolo di Luino. Per questo il recupero di Palazzo Verbania è un tema caldo della campagna elettorale in corso in città. Sfida all’ultimo voto tra Vincenzo Liardo, vicesindaco uscente e candidato di «Luino 2010», Andrea Pellicini che guida la compagine «Nuova frontiera» e Rosaria Torri in corsa con il sostegno di «Luino futura». Lo storico palazzo che si affaccia sulle rive del Lago Maggiore e le strategie per il suo recupero e l’utilizzo diventano così temi forti del dibattito elettorale. Con i tre i candidati che puntano sulle loro strategie per dare un nuovo futuro al Verbania. Per Andrea Pellicini, candidato sindaco di «Nuova Frontiera», la valorizzazione di Palazzo Verbania è una delle priorità della prossima amministrazione. «La ristrutturazione di questo glorioso immobile, oggi emblema dello stato di difficoltà in cui versa il nostro territorio, sarà – sottolinea – una delle scommesse principali del mandato amministrativo. Palazzo Verbania può diventare la sede di rappresentanza della Provincia di Varese e della Camera di Commercio nel nord della provincia, oppure, come ha suggerito Max Lodi nel suo fondo pubblica sulla “Provincia di Varese”, la sede dell’Insubria. Di sicuro dovrà essere trasformato nel centro propulsore delle politiche culturali e turistiche di un’area di dimensione internazionale. In ogni caso, il palazzo, simbolo della cultura luinese, deve tornare a risplendere e, su questo obiettivo, dobbiamo far convergere le strategie delle istituzioni superiori». Anche Vincenzo Liardo, attuale vicesindaco di Luino, in lizza con la lista «Luino 2010», dà molta importanza al piano di sviluppo di Palazzo
Verbania. «Abbiamo definito la sua acquisizione a conclusione di mandato. Chiudendo – evidenzia – una pratica aperta dal 1985 per cui la stipula del rogito avverrà dopo l’insediamento del prossimo consiglio comunale. Noi in tempi non sospetti abbiamo avviato i contatti con la Camera di Commercio, che già si è riunita a Palazzo a Verbania, per dare vita a convenzioni con gli enti pubblici (Regione Lombardia, Camera di Commercio e Provincia di Varese) per ristrutturarlo al fine di renderlo un punto di riferimento per congressi, iniziative culturali e di promozione turistica del territorio. Questa è una strada. Non siamo infatti chiusi verso altre ipotesi compresa quella di una sinergia tra comune e privati, che garantisca però sempre la valenza pubblica di Palazzo Verbania». Anche Rosaria Torri alla guida di «Luino Futura», non ha dubbi. «Palazzo Verbania – spiega – è una risorsa fondamentale di Luino e deve restare a disposizione dei cittadini. Per questo deve essere il centro di un progetto complessivo che adegui il nostro lungolago ad una vocazione turistica ancora oggi troppo trascurata. Sul suo futuro saranno proprio i luinese a decidere. La popolazione deve tornare protagonista delle decisioni che riguardano i beni più preziosi della comunità. Palazzo Verbania merita inoltre un’operazione di ristrutturazione che lo faccia tornare all’antico splendore, in modo da rappresentare al meglio l’immagine di Luino per tutti i visitatori che arrivano nella nostra città. I servizi attualmente offerti in questa struttura devono essere rafforzati, anche perché attualmente i luinesi possono usufruirne per lo più all’interno di questo storico edificio».
b.melazzini
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