Ottomila al Franco Ossola E l’Atalanta va a sbattere

VARESE 0 ATALANTA 0
VARESE (4-4-2) Moreau; Pisano, Pesoli, Camisa, Pugliese; Zecchin (dal 27′ s.t. Osuji), Corti, Buzzegoli (dal 41′ s.t.), Carrozza; Neto Pereira (dal 22′ s.t. Eusepi), Cellini. (Cafè, Mustacchio, Armenise, Figliomeni). All. Sannino
ATALANTA (4-4-2) Consigli; Raimondi, Capelli, Peluso, Bellini; Bonaventura, Basha (dal 15′ s.t. Radovanovic), Padoin, Pettinari; Ardemagni (dal 22′ s.t. Ruopolo), Tirabocchi (dal 41′ s.t. Doni). (Frezzolini, Talamonti, Troest, Ceravolo). All. Colantuono
ARBITRO Giancola di Vasto
NOTE paganti 5.609, abbonati 1.951, incasso di 65.683 euro.
Ammoniti Basha, Pisano, Capelli, Tiribocchi, Pettinari, Buzzegoli, Doni e Osuji.
Angoli 4-0.
Recuperi: 1′ p.t., 6′ s.t.

VARESE Il vento della B soffia forte sul Franco Ossola dove quasi ottomila spettatori salutano il ritorno del Varese sul palcoscenico cadetto. Il colpo d’occhio sugli spalti è quello delle grandi occasioni e i padroni di casa partono con brio, spinti dal calore di una curva nord gremita come non era mai accaduto negli ultimi anni. I primi minuti della gara sembrano la fotocopia dell’avvio di lunedì scorso all’Olimpico di Torino: i biancorossi si presentano davanti alla porta dell’Atalanta già dopo una manciata di secondi ma poi è provvidenziale Pisano a salvare la i padroni di casa sul ribaltamento di fronte. Al 27′ nuova emozione: Buzzegoli mette in moto Carrozza che invece di tirare in porta cerca l’assist giusto per Cellini ma Consigli è bravo ad intercettare la palla.
La partita è divertente e l’Atalanta va in affanno intorno alla fine della prima frazione quando il Varese esercita una buona pressione ma senza essere spietato sotto porta.
La ripresa incomincia con una nuova nitida palla gol per gli uomini di Sannino: angolo di Zecchin, testa di Pesoli e acrobazia di Carrozza con palla che scheggia la traversa. È il 1′. Nuova palla gol al 14′ con Cellini che manda alto di testa mentre alla mezz’ora è Pisano a sfiorare il gol con un’altra inzuccata. Ma l’occasione più clamorosa la spreca Cellini che due minuti prima del novantesimo manda fuori da posizione favorevolissima. Insomma, un vero e proprio monologo del Varese che mette alle corde la miglior squadra del campionato, ancora a braccetto dei biancorossi al comando della classifica di B. Colantuono dirà, dopo il fischio finale, che la partita è stata condizionata dal vento.
Verissimo, visto che un’aria fresca ha soffiato forte sul rettangolo di gioco, dando fastidio alle due squadre. Ma il debutto casalingo in B del Varese è stato accompagnato anche da un vento caldo. Quello di settemila cuori biancorossi che hanno abbracciato i propri beniamini. Un’atmosfera così coinvolgente al Franco Ossola non ce la ricordavamo e ci ha commosso.
Come ci ha commosso Daniele Corti. Inossidabile numero 8 del Varese che nell’ottobre dello scorso anno è stato operato di ernia cervicale. Un difficile intervento che avrebbe anche potuto interrompere la sua carriera.
Invece è tornato in campo per aiutare i compagni a trascinare la squadra in B. In estate qualcuno l’ha messo in discussione e lui ha risposto sul campo con due prestazioni super: all’Olimpico di Torino e ieri al Franco Ossola. Il suo esempio riassume lo spirito del Varese: un gruppo di piccoli grandi ragazzi che sanno essere vincenti senza troppe parole.
Filippo Brusa

(servizi, commenti e approfondimenti sul giornale in edicola oggi, domenica 29 agosto)

s.bartolini

© riproduzione riservata