LUINO La loro era una vera e propria organizzazione criminale con base in Svizzera. Creata con l’obiettivo di rivendere in Italia auto nuove ed usate di grossa cilindrata acquisite illegalmente. Per farlo concludevano numerosi contratti di leasing per l’acquisto di autovetture di ingente valore, in particolare Mercedes e Audi. E una volta entrati possesso in possesso delle vetture, subito dopo il pagamento della prima e ultima rata, le rivendevano fuori dai confini elvetici per rendere le operazioni di recupero più difficili. Incaricati di piazzare i veicoli tre cittadini italiani, tutti residenti a Luino. Erano loro, infatti, in base a quanto ricostruito dalla Squadra mobile di Matera, a rivendere le automobili a prezzi convenienti. Almeno fino alle scorse ore, quando nei confronti dei tre, due di origine siciliana e un lucano, è scattata la denuncia all’autorità giudiziaria per riciclaggio internazionale. Tutto dopo la trappola fatta scattare dagli agenti di polizia. La banda di luinesi, infatti, aveva già colpito sul
territorio materano, vendendo a un imprenditore locale, al prezzo di 47 mila euro, una Mercedes MLK che l’uomo voleva utilizzare per attività professionali in Romania. Ma all’atto della nuova immatricolazione l’auto gli era stata sequestrata dalla polizia rumena perché la società di leasing aveva già denunciato l’appropriazione indebita. Ed è qui che è arrivata la svolta. I tre, infatti, ignari del fatto che l’imprenditore avesse già appreso della truffa che gli avevano messo a segno, proprio il giorno successivo a quello del sequestro gli hanno proposto una nuova affare: un’Audi A5 a chilometri zero. Così è scattata la trappola e all’appuntamento con l’imprenditore si sono presentati anche gli agenti della polizia che hanno denunciato i tre e sequestrato la vettura. Ora si attendono gli esiti di una rogatoria per identificare il quarto uomo della banda: un imprenditore italiano attivo in Svizzera e considerato la mente del gruppo. Per lui è pronta una denuncia per riciclaggio internazionale e truffa.
b.melazzini
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