In inverno la pelle del viso (ma non solo) è messa a dura prova: il freddo abbassa le difese naturali dell’epidermide e altera la pellicola idrolipidica (cioè il film che regola l’idratazione e la flessibilità dello strato corneo) della quale è rivestita. Se quest’ultima si indebolisce, la pelle si secca, si fa pruriginosa e risulta più sensibile all’aggressione degli agenti esterni.
«Quando lo strato corneo è intatto, l’acqua presente nella pelle riesce a essere trattenuta con efficacia e la mantiene così tonica, turgida ed elastica – spiegano i dermatologi – Con le basse temperature invernali le sostanze lipidiche che tengono unite le cellule si alterano e quindi si creano delle micro-fessurazioni. Un po’ come succede a un pavimento le cui mattonelle si distaccano tra loro. Attraverso queste micro-fessurazioni l’acqua evapora dalla profondità creando una disidratazione profonda».
Anche gli sbalzi termici sono nemici della pelle: infatti, quando passiamo dal freddo pungente al tepore dei luoghi chiusi, può capitare che ci sia un improvviso afflusso di sangue che affiora sulla pelle, dilatando improvvisamente i capillari. In tal caso sulle guance può insorgere la couperose, la lesione cutanea caratterizzata dalle antiestetiche chiazze rosse. È necessario, dunque, proteggere la pelle del viso con una crema estremamente idratante, che aiuti a contrastare la perdita di lipidi dell’epidermide: «Vanno bene in generale creme contenenti
paraffina, glicerina, sorbitolo e oli e burri vegetali come quello di cocco, karité e mandorle dolci o l’uso di cere come la jojoba – continuano gli esperti – Se si cerca un’azione protettiva ma anche riparatrice consiglio di ricorrere a prodotti che contengono lipidi epidermici, come oli ricchi di acidi grassi essenziali e/o miscele di ceramidi, colesterolo e acidi grassi, definiti riparatori di barriera, cioè in grado di ricostruire dall’interno la barriera dello strato corneo anche in caso di patologie cutanee».
È bene anche fare attenzione soprattutto alle zone più delicate del viso (che sono quelle più esposte), cioè naso, guance e labbra. Infine, per quanto riguarda la detersione, è meglio evitare prodotti troppo aggressivi, sgrassanti e schiumogeni, che possono seccare ulteriormente la pelle. A causa del film idrolipidico molto inferiore rispetto al resto del volto e poiché sono sempre umide, le labbra sono le parti più sensibili del viso. In inverno hanno bisogno di essere più idratate, sia la mucosa sia il contorno, con trattamenti mirati, come il burro di cacao o rossetti a base di principi lenitivi e nutrienti.
Per chi soffre di acne, inoltre, in inverno la situazione potrebbe peggiorare. In generale il freddo non è certo un vantaggio per chi soffre di patologie della pelle. Non dimentichiamo che la pelle rappresenta una barriera, più esattamente è l’organo che ci difende dall’ambiente esterno, ed è per questo che bisogna prendersene cura e avere attenzioni specifiche anche in inverno.
Va considerato che chi ha l’acne spesso pratica delle terapie esfolianti, per cui la pelle va idratata e nutrita. Attenzione: idratare e nutrire non è la stessa cosa. Diciamo che è buona norma idratare con creme a base di vitamine E al mattino, mentre alla sera è consigliabile applicare creme più ricche. Per quanto riguarda le mani esiste una dermatite cosiddetta “da freddo”, si chiama dermatite o eczema “a frigore”.