A Malpensa il cartello della droga . La cocaina era un affare di famiglia

Il traffico Da Bolivia e Perù fino al Nord Italia: la Finanza dello scalo varesino arresta uno spacciatore

Spacciatori in manette a Malpensa: nelle ultime ore è stato arrestato dalla Guardia di Finanza dello scalo aeroportuale in collaborazione con l’ufficio dell’Agenzia delle Dogane, un cittadino di 42 anni residente a Savona. L’uomo, proveniente da La Paz, con scalo a Miami e Madrid e con destinazione finale Milano Malpensa, durante il controllo in Dogana è stato trovato in possesso di alcuni panetti contenenti cocaina per un totale di 3,250 chilogrammi. A seguito di tale attività,

i militari delle Fiamme Gialle di Malpensa hanno avviato le indagini dirette dal Pm di Busto Arsizio, , che hanno consentito di far emergere l’esistenza di un pericoloso ed articolato “cartello criminale” costituito in particolare da cittadini peruviani dedito sia all’importazione che allo spaccio di sostanza stupefacente (quasi esclusivamente cocaina), con base nella provincia di Savona.
Le indagini condotte nell’ambito dell’operazione denominata “Parenti Serpenti”, hanno fatto emergere che i principali organizzatori delle importazioni avevano alcune difficoltà a “reclutare” persone da utilizzare come corrieri per trasferire la droga dal Sudamerica, pur avendo disponibilità di sostanza stupefacente stoccata in Bolivia e Perù. In questo contesto, l’attività investigativa svolta ha consentito di scoprire l’esistenza di ulteriori gruppi criminali (orbitanti nell’hinterland milanese) caratterizzati dal fatto di essere dirette da personaggi gravitanti nella stessa cerchia familiare dei soggetti operanti nella provincia di Savona. In piedi c’era una vera e propria organizzazione famigliare. La ricostruzione ha permesso di accertare che la cugina milanese di una delle persone indagate, dopo aver portato a termine un’importazione di cocaina ha incaricato, a sua volta, il marito di una sua parente di effettuare la consegna della droga a un altro soggetto peruviano. In questa occasione, una squadra di “specialisti” della Guardia di Finanza di Malpensa, attraverso mirati pedinamenti e appostamenti effettuati nell’hinterland milanese, ha arrestato ad Abbiategrasso, un cittadino peruviano di 36 anni, trovato in possesso di oltre un chilo di cocaina nascosta all’interno del portabagagli della propria macchina. Gli indagati sono comunque riusciti a reperirne modiche quantità da spacciare, continuando nella ricerca di un corriere in grado di trasportarne un quantitativo più consistente. È per questo motivo che uno dei principali indagati anch’egli residente in Savona ha deciso di affrontare il rischio di un viaggio in Sudamerica, pianificato dai suoceri, per tentare un’importazione di sostanza stupefacente. Nonostante tutte le accortezze adottate il giovane di 28 anni è stato bloccato al suo rientro in Italia all’aeroporto di Linate dai colleghi della Gdf: è stato trovato in possesso di circa 12 chili di cocaina nascosti in doppifondinei bagagli.