VARESE Una mostra open air in piazza Monte Grappa. Varese ospiterà dal 14 aprile al 3 giugno otto opere d’arte dell’artista ligure Giuliano Tomaino, posizionate secondo la geniale visione dell’architetto Mario Botta. “Sculture rosse in città” sarà un evento inedito e dal respiro internazionale che arriverà a Varese questo fine settimana. Un progetto elaborato dall’architetto Botta, e realizzato con la collaborazione dell’associazioneee culturale Parentesi e lo Spazio Lavit del fotografo Alberto Lavit, che mette in comunicazione tra loro i soggetti chiave dell’intera produzione di Tomaino. Italo (il cavallo a dondolo), Leggera (la sagoma di una donna), Cimbello (l’uccello), Houdini (la sagoma di un uomo), Mano e altre opere realizzate in ferro dipinto (rigorosamente di rosso), animeranno il centro città. L’intero spazio di piazza Monte Grappa, dalla rigide linee care all’architettura di regime, si trasformerà in un contesto brillante e giocoso. «Le sculture di Tomaino sembrano apparentemente semplici, ma in realtà derivano da un’intelligenza complessa – spiega l’architetto Botta – e questo intervento darà forza alla città». A differenza di altre località in cui l’artista ha esposto (Genova, La Spezia e Pietrasanta), le opere non saranno dislocate in tutta la città, ma in uno spazio circoscritto. «In un luogo chiave della vita dei varesini – aggiunge – che si trasformerà in un teatro dove gli attori, tinti di rosso, racconteranno la loro storia. Una storia che affascinerà grandi e piccoli che coinvolgerà ed emozionerà». Due sculture luminose realizzate in resina di vetro (i cimbelli), faranno invece brillare la piazza dall’altro del campanile di San
Vittore e dalla Camera di Commercio. Il percorso proseguirà idealmente dal centro città allo Spazio Lavit di via Uberti, dove si potrà visitare la mostra “I conti del carbonaio”. Un’esposizione curata da Laura Orlandi che raduna pitture, sculture e opere grafiche, sempre realizzate da Tomaino. Un ricco allestimento che presenta le varie fasi del percorso dell’artista ligure e da cui emergono i simboli che contraddistinguono il suo linguaggio unico e originale. «Ricordi d’infanzia si mescolano all’attualità, archetipi di un tempo passato che ritornano al presente – spiega la curatrice – La forza della materia traspare anche nei dipinti che si caratterizzano per una forte espressività. La linearità del ferro, che sembra freddo a un primo sguardo, lascia spazio alla carica emotiva nelle opere a parete».L’istallazione delle opere inizierà venerdì mattina con la posa dei cimbelli che illumineranno il campanile di San Vittore e la Camera di Commercio. «Dopodiché i varesini e chiunque sarà di passaggio in città nelle prossime settimane, non potranno non notare le sculture rosse di GiulianoTomaino disseminate, in diverse collocazioni e a varie altezze, in piazza Monte Grappa – spiega l’assessore alla Cultura, Simone Longhini – Una mostra open air che rappresenta una novità assoluta per Varese e che, siamo sicuri, sarà apprezzata anche dalla cittadinanza grazie all’attenta e preziosa supervisione dell’architettoto Mario Botta. Un modo per portare l’arte tra la gente, che ben si integra con le mostre e le iniziative promosse nei musei e nelle sale espositive del Comune e ne completa l’offerta culturale». Valentina Fumagalli
s.bartolini
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