Addio a Thomas D’Alba, mercenario italiano caduto in Ucraina

Il 40enne di Rescaldina, ex paracadutista della Folgore e insegnante di batteria a Legnano, combatteva volontario contro l’esercito russo. Sono decine gli italiani partiti come mercenari al fianco dell'esercito ucraino.

Era partito come mercenario per combattere per l’Ucraina e ha perso la vita in battaglia. Si chiamava Thomas D’Alba, aveva 40 anni e viveva a Rescaldina, nel Milanese. Ex paracadutista della Folgore, musicista e insegnante di batteria presso la scuola di musica Nicolò Paganini di Legnano, è morto nel corso dei combattimenti nella regione di Sumy, sul fronte nord-orientale dell’Ucraina.

A darne notizia è stato Vladislav Maistrouk, attivista ucraino che lo conosceva personalmente e che, attraverso i social, ha voluto ricordarlo con due fotografie: in una, Thomas siede dietro la sua amata batteria; nell’altra, sorride all’obiettivo in tenuta militare, elmetto e mimetica, il pollice alzato dall’interno di un mezzo.

«Thomas era un uomo gentile e coraggioso, un italiano», ha scritto Maistrouk. «È caduto combattendo, difendendo l’Ucraina e l’Europa». La morte sarebbe avvenuta intorno alla metà di giugno.

Nel suo post, l’attivista ha sottolineato che Thomas non era uno sprovveduto: aveva alle spalle una formazione militare solida e una motivazione profonda, che lo aveva portato a unirsi volontariamente al conflitto a fianco delle forze ucraine.

La notizia della sua scomparsa ha colpito la comunità locale e il mondo musicale legnanese, dove Thomas era conosciuto e stimato. Sono decine gli italiani partiti come mercenari per combattere al fianco dell’esercito ucraino.