È un giorno di profondo dolore sulle sponde del Lago Maggiore, dove la comunità di Ispra piange la tragica scomparsa di Amine Toufik, il ragazzo di 19 anni deceduto domenica sera dopo essere annegato nelle acque del lago. Originario del Marocco, Amine avrebbe compiuto 20 anni questo giovedì, 19 giugno.
La tragedia si è consumata nel tardo pomeriggio, quando Amine, insieme ad alcuni amici, aveva raggiunto il lago per un momento di svago. Un tuffo da una barca, a poca distanza dalla riva, si è trasformato in un dramma: il giovane non è più riemerso. Recuperato in gravi condizioni, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Varese, dove è morto in serata.
Da circa due anni e mezzo viveva a Ispra, ospite di uno zio, mentre la sua famiglia — padre, madre e tre fratelli minori — risiede in provincia di Salerno, a Battipaglia. Il padre è giunto in lacrime a Varese nel pomeriggio di lunedì per salutare il figlio per l’ultima volta. Il corpo si trova ora all’obitorio dell’ospedale in attesa della sepoltura.
Amine era iscritto all’istituto professionale Newton di Varese e avrebbe dovuto sostenere in questi giorni gli esami di maturità. Lavorava con impegno in una pizzeria kebab da asporto a Leggiuno, dove era stimato da colleghi e clienti. «Era un ragazzo d’oro», è il ricordo commosso di chi lo conosceva. Anche il sindaco di Leggiuno, Giovanni Parmigiani, ha espresso il proprio cordoglio: «Non lo conoscevo personalmente, ma chi lavorava con lui è conosciuto come gente perbene, seria e rispettosa».
Amine lascia un vuoto immenso tra chi lo ha amato e conosciuto. Un giovane pieno di vita e di sogni, spezzati troppo presto da un destino crudele.