MILANO – “Sono stati minuti infiniti, e la sola cosa che mi ha salvato è stato il mio spray al peperoncino”. Così Stephanie, giovane modella brasiliana residente in Italia da quattro anni, ha raccontato sui social l’incubo vissuto sul treno che da Bergamo la riportava verso Milano, dove è stata vittima di una brutale aggressione sotto gli occhi di passeggeri rimasti immobili.
L’episodio si è verificato nel pomeriggio di mercoledì 5 novembre a bordo di un convoglio Trenord, nei pressi della stazione di Carnate (Monza). L’aggressore, un 26enne straniero con precedenti e permesso di soggiorno scaduto, è stato successivamente individuato e fermato dalla Polizia Ferroviaria di Monza, dopo la denuncia sporta ai carabinieri dalla vittima.
“Mi guardavano, ma nessuno mi ha aiutata” La giovane ha raccontato di essersi accorta del pericolo quando l’uomo, salito sul treno ad Arcore, ha iniziato a fissarla e insultarla. «Continuava a urlarmi addosso – ha spiegato – e nessuno interveniva. Quando ho risposto, mi ha aggredita, mettendomi le mani al collo».A quel
punto Stephanie ha usato lo spray al peperoncino, riuscendo a liberarsi e scendere alla fermata successiva, ma non prima di essere stata colpita con un pugno al volto e calci mentre era a terra. Le immagini pubblicate sui social mostrano i lividi su fronte, gambe e polsi, segni evidenti della violenza subita.
«Mi sono salvata da sola – ha scritto – ma le persone sul treno si sono preoccupate più dello spray che dell’aggressione».
L’aggressore rintracciato e destinato al rimpatrio
Le indagini sono scattate immediatamente. Il 26enne, già noto alle forze dell’ordine per reati di aggressione e danneggiamento, è stato riconosciuto dagli addetti alla sicurezza di Trenord alla stazione di Carnate.
Già destinatario di un foglio di via obbligatorio del Questore di Palermo per un’aggressione simile, l’uomo è risultato irregolare sul territorio nazionale. Su disposizione del Questore di Monza e Brianza, è stato trasferito al Centro di permanenza per i rimpatri (CPR) di Torino, dove resterà in attesa di essere rimpatriato nel suo paese d’origine.
Il messaggio di Stephanie
Dopo l’aggressione, la modella ha voluto lanciare un appello:
“Oggi sono riuscita a scappare viva, ma tante ragazze non hanno la stessa fortuna. Serve più sicurezza e più coraggio da parte di chi vede e resta a guardare.”
L’episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza dei trasporti pubblici e sulla tutela delle donne, temi che in Lombardia – dove si registrano diversi casi di violenza su mezzi e stazioni – restano purtroppo di stringente attualità.













