Algerino spaccia davanti a scuola elementare ma viene assolto: poca roba ed era pomeriggio

Il pm aveva chiesto sei mesi di carcere. Accolta la tesi difensiva che sosteneva la particolare tenuità del fatto. Il Tribunale collegiale di Varese ha escluso l'aggravante della vicinanza all'istituto in quanto nell'orario in cui è avvenuto l'episodio l'edificio era chiuso

VARESE – Il pubblico ministero Lorenzo Dalla Palma aveva chiesto per l’imputato una condanna a sei mesi di reclusione, ma il Tribunale di Varese l’ha assolto “per la particolare tenuità del fatto”. E’ la vicenda giudiziaria di un algerino di 27 anni sorpreso dalla polizia nell’ottobre 2019 a spacciare hashish davanti alla scuola primaria Mazzini di via Como e per questo finito a processo.

Quel giorno il nordafricano era andato davanti alla scuola, che si trova nella zona delle stazioni, contattato da un cliente che aveva poi “servito” dopo essere andato a procurarsi lo stupefacente e tornato sul posto. Gli agenti di pattuglia nella zona avevano notato i suoi movimenti e l’avevano bloccato.

Il pm gli aveva contestato l’accusa di spaccio con l’aggravante di aver compiuto il reato vicino a una scuola, Il Tribunale collegiale presieduto dal giudice Andrea Crema però ha considerato la questione di poco conto (erano 1,5 grammi di hashish) e di fatto accettando la tesi difensiva dell’avvocato Claudia Liotto, legale dell’immigrato, ha fatto cadere l’aggravante in quanto la condotta è stata posta in essere in orario pomeridiano quando l’istituto era chiuso.