01 Lug 2009
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VARESE Il pm ne chiede l’assoluzione, anticipando nelle sue conclusioni molti temi affrontati poi dal difensore, ma il tribunale lo condanna, e pesantemente, per violenza sessuale nei confronti di due ragazze: è accaduto ieri pomeriggio in tribunale, dove un trentacinquenne è stato riconosciuto colpevole di un episodio avvenuto nel marzo del 2003 all’interno di un pub di Galliate. Sei anni e due mesi la condanna che gli è stata irrogata dal collegio giudicante presieduto dal giudice Orazio Muscato (Valori e Pepe a latere). Imagistrati non hanno tenuto in considerazione la richiesta del legale dell’uomo, avvocato Stefano Filograna, né tantomeno quella del pm Giovanni Politi, che ne aveva chiesto l’assoluzione, dopo che già in udienza preliminare due sodali dell’imputato, che presero parte allo stesso episodio, erano stati prosciolti da ogni accusa. «È davvero sorprendente quanto accaduto – sostiene l’avvocato Filograna – perché lo stesso pm aveva argomentato che è opera di raffinato distinguo capire fino a che punto sussiste o no il consenso a pratiche sessuali nell’ambito di quella che fu un incontro amoroso tra più
persone, cinque adulti, tra cui le due ragazze. Sorprende che alla fine sia solo uno a pagare». Tra novanta giorni le motivazioni, e poi il ricorso in appello, che appare scontato: «Mi conforta che le mie stesse argomentazioni siano state anticipate dal pubblico ministero, e peraltro molto sarebbe da dire circa l’attendibilità delle due ragazze, circa le loro evidenti discrasie, le tante e discordanti versioni dei fatti che sono state fornite». L’episodio è stato ricostruito in dibattimento a porte chiuse, alla presenza dello stesso imputato e delle due ragazze che lo accusano (che non si sono costituite parti civili). L’uomo, con altri due suoi amici, agganciò le due ragazze all’autogrill di Castronno: la comitiva si trasferì nel locale di Galliate di uno dei tre maschi, e lì si consumò una sorta di orgia. Sull’imputato grava su di lui un episodio in particolare: una bottigliata in testa ad una delle due ragazze, che secondo l’accusa avrebbe poi costretto ad un rapporto sessuale. E un rapporto di natura violenta avrebbe avuto anche con l’altra ragazza.
e.marletta
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