Anche Chi l’ha visto? sulle tracce del campione di hockey

LUINO (a. pag.) Anche i riflettori di “Chi l’ha visto?” si sono accesi ieri sera sulla scomparsa di Peter Jaks. Perché la sparizione in Ticino del campione svizzero di hockey, originario della Repubblica Ceca, è ancora piena di dubbi e interrogativi.

A cominciare dall’ultimo avvistamento, avvenuto a Potenza, intorno alle 2.15 di lunedì notte. Secondo la ricostruzione, infatti, l’ex idolo di Ambrì, Lugano e Zurigo, agli uomini dell’Arma che lo hanno fermato per un controllo avrebbe detto il proprio nome, la nazionalità, e il motivo per cui si trovava tanto lontano dalla sua casa di Bellinzona. Avrebbe infatti risposto che il giorno prima era andato nella Capitale a vedere la partita Roma – Atalanta in treno. Poi, sempre a Roma, era salito sulla carrozza che gli sembrava quella giusta per tornare a casa e si è addormentato. Svegliandosi solo a Potenza. Li, infatti, si sarebbe reso conto di aver preso il treno sbagliato, diretto a sud invece che a nord e di essere stato derubato della borsa con i documenti. I conti, però, non tornano. Almeno non del tutto. La partita di calcio che Jaks ha dichiarato di aver visto, infatti, si è disputata sabato, quando l’attuale commentatore tecnico era ancora in Ticino, e non domenica. A quell’ora, inoltre, non risultano treni diretti tra la capitale e Potenza. Da qui tutta una serie di dubbi al momento difficili da dipanare. Per questo, per le autorità del Canton Ticino, il caso viene trattato, nonostante l’avvistamento, come quello di una persona scomparsa.

e.marletta

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