Andare sempre “Oltre i muri”. La diversità non deve spaventare

Una manifestazione solidale, con protagonisti i giovani alunni varesini

Abbattere tutti i muri. Quello dei pregiudizi, che spesso nascono dalle paure. E quindi affrontare le proprie paure, per crescere come persone e cittadini che sappiano vivere e relazionarsi senza problemi.

È questo l’obiettivo che appare più importante nella manifestazione “Oltre ogni muro”, che si svolgerà lunedì 15 maggio in piazza della Repubblica, e vedrà coinvolti i giovani studenti di numerose scuole cittadine. Ad organizzare l’evento l’associazione “Yacouba per l’Africa” è un’associazione Onlus di solidarietà internazionale, con sede a Casciago, fondata nel maggio 2002 da un gruppo di amici della provincia di Varese. «Tra gli obiettivi che si propone vi è quello di promuovere tra i giovani atteggiamenti di solidarietà e favorire il confronto tra culture diverse, attraverso gli incontri che i soci hanno con gli alunni di vari ordini di scuole, durante i quali si fanno portavoce del modo di vivere, delle tradizioni ma anche dei problemi dei paesi in cui l’Associazione opera» spiega la responsabile dell’associazione Mila Speroni.

L’associazione porta avanti Progetti di Intercultura e Solidarietà, iniziati nell’anno scolastico 2002/03 l’Associazione, coinvolgendo le scuole di Varese e provincia, alle scuole del Comune di Kani- Bonzon (Mali) e alla scuola primaria dell’isola di Gili- Meno (Indonesia).

«Tali progetti, patrocinati dal Comune di Varese e dall’Ufficio Scolastico Territoriale, hanno consentito agli alunni di fare propri gli ideali di condivisione, collaborazione e solidarietà, di conoscere e valorizzare anche le culture di origine degli alunni provenienti da altre parti del mondo, partecipando all’allestimento di due mostre: “Di…segni per un dialogo” e “A. come Albero”, alla stesura di due libri: “Prima del tramonto, sotto il baobab…” e “Tulilemblemblum”, e alla realizzazione di un concerto a cui ha fatto seguito la registrazione del cd dal titolo “Girogiromondo».

Quindi anche degli spettacoli teatrali: “Intrecci” e “T. come Tessitura …tanti fili per tessere il mondo”. Inoltre èè stata realizzata una marcia per le vie del centro di Varese dal titolo: “Il cammino dei sogni”.

«I fondi raccolti da tali iniziative hanno contribuito alla realizzazione dei vari progetti dell’Associazione, in particolare quelli legati al Diritto allo studio (In Mali: costruzione della scuola di Walia e della scuola di Sagodogou, ampliamento della scuola di Tin Tam, fornitura di materiale scolastico alle scuole dei villaggi del Comune di Kani Bonzon; in Indonesia, a Gili Meno: ampliamento della scuola dell’infanzia, sostegno della frequenza scolastica a 5 bambini/e alla scuola secondaria, a 8 ragazzi/e alla Professional high school)».

La manifestazione che si svolgerà in piazza della Repubblica vede la partecipazione di altre tre importanti realtà come l’associazione di promozione sociale Teatro in Drao, Ballafon e Gruppo Amicizia di Gorla Minore.

Importante la partecipazione di Teatro in Drao, realtà che insegna ai bambini e ai ragazzi l’arte del teatro grazie all’insegnante Clarissa Pari.

Le scuole che partecipano sono la IV Novembre, la Canetta, la Canziani, la Manzoni (Morosolo) e la Vidoletti.

Quest’anno dopo “A. come Albero”, “T. come Tessitura”e “S. come Sogni”, continuando a declinare le lettere di un alfabeto che vuole fare riferimento a parole e  temi di carattere  interculturale, l’Associazione propone un progetto dal titolo “M. come Muri”.

«I muri sono purtroppo di grande attualità,  visto che in Europa se ne stanno costruendo vari per bloccare la migrazione di disperati per guerre, fame, persecuzioni. Il problema è  sicuramente di difficile soluzione e non spetta alle scuole entrare nel dibattito  politico, ma è  compito degli insegnanti educare gli alunni a quei valori che predispongono ad atteggiamenti di apertura verso gli altri per condividere, collaborare, essere solidali. La conoscenza reciproca di culture diverse fra loro predispongono all’ abbattimento di altri  “muri” quali quello della diffidenza, dei pregiudizi, della paura, dell’indifferenza, dell’egoismo».

Il progetto è rivolto agli alunni delle classi primarie e secondarie di I grado delle scuole di Varese e provincia e delle scuole del comune di Kani –Bonzon: Walia, Tely. Sadia Dogon, Bagorou, Sedogoudou, Endè, Yabatalou, Tin Tam (Mali). Gli alunni di queste scuole hanno già inviato una parte del loro lavoro, consistente in disegni riguardanti il tema dei muri, e ricevuto quelli dei compagni/e di Varese e provincia.

Durante la manifestazione gli alunni di ciascuna scuola avranno modo di esprimere attraverso la recitazione, la musica e le danze ciò che hanno elaborato nel corso dell’anno scolastico sull’argomento.

Sarà un momento d’incontro, scambio, festa, sicuramente arricchente e formativo. Sarà condotto da Nino Raddi Farxaan, insegnante di scuola superiore a Milano, ballerino e insegnante di danze africane. Italo- somalo ha frequentato l’Istituto Manzoni qui a Varese.

Il progetto ha avuto il patrocinio e la collaborazione del Comune di Varese, in particolare dall’assessora ai Servizi educativi Rossella Dimaggio. Ha avuto un contributo economico da parte delle Autolinee Varesine.

Il disegno della locandina è stato realizzato da Caterina Riccardi, alunna della scuola Vidoletti; nelle brecce del muro sono stati inseriti i disegni di tre alunni delle scuole del Comune di Kani Bonzon. Il tutto è stato rielaborato al computer dal grafico Lorenzo Orlandi.