Angera, arriva il giro di vitecontro i furbetti delle bollette

ANGERA Angera dichiara “guerra” ai furbetti della bolletta di acqua e rifiuti. Sono stati davvero tanti i cittadini angeresi che lo scorso anno hanno "dimenticato" di pagare le bollette: per la precisione 277 mancati pagamenti della bolletta dell’acqua – per un ammontare di poco superiore a 100 mila euro – e 389 mancati pagamenti, sul fronte Tarsu – per un importo superiore ai 200 mila euro – per essere più precisi 215.373 euro. Insomma un’enormità di denaro che l’amministrazione comunale ha accertato mancare, nonostante i due servizi fossero regolarmente garantiti alla cittadinanza.

A questo punto è scattata la risposta tempestiva degli uffici comunali: è partita, così, l’operazione recupero crediti che ha prodotto importanti risultati su entrambi i versanti: dopo aver accertato i mancati pagamenti e individuato gli evasori sono stati recuperati oltre la metà dei crediti relativi all’acqua e circa il 37% delle bollette Tarsu non pagate. Insomma un impegno importante che l’amministrazione comunale ha voluto sottolinea re anche sulle colone del notiziario cittadino: «Lo scopo – fanno sapere dal Comune – com’è facile comprendere, è di garantire tutti quei cittadini, che sono la stragrande maggioranza, che si sono invece comportati correttamente pagando i servizi di cui hanno usufruito. È chiaro infatti che, dal momento che i costi di questi due servizi devono comunque essere interamente pagati dal Comune ai fornitori, gli introiti mancanti devono essere “spalmati” su tutti i contribuenti».

Il Comune è poi sceso nel dettaglio dell’operazione recupero fondi: «Per l’acqua – fanno sapere – le posizioni creditorie erano 277 per un ammontare di 100.166 euro, con una percentuale del 90% di cittadini e del 10% di attività commerciali ed esercizi pubblici. Si sono recuperati 46.473 euro a cui vanno aggiunti 9.391 euro già pagati dall’utente nei tempi stabiliti ma non inviati correttamente dall’ufficio postale. Pertanto la cifra finale corrisponde a 55.865 euro. La percentuale recuperata è stata quindi di circa il 55%. Per

la Tarsu – aggiungono – sono state, invece, rilevate 389 posizioni creditorie per un totale di 215.373 euro suddivisi tra i cittadini (83%) e attività commerciali e aziende (17%). La cifra recuperata è di 80.739 euro che corrisponde alla percentuale del 37,5%. Ricordiamo che è dovere del cittadino segnalare eventuali variazioni (in aumento o diminuzione) delle superfici considerate per il calcolo della Tarsu e che i rifiuti vengono sempre e comunque raccolti, indipendentemente dal fatto che la relativa bolletta sia stata pagata dall’utente». Pino Vaccaro

b.melazzini

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