Appello di Roberto Grassi al nuovo governo: “Sobrietà e un’azione incisiva, non urlata”

Le parole del presidente di Univa che si prepara a diventare Confindustria Varese e a traslocare vicino all’Università LIUC di Castellanza: "Abbiamo piuttosto necessità di azioni quotidiane e di decreti applicativi per far funzionare ciò che già c'è ed è stato impostato. A partire dal Pnrr. La campagna elettorale è finita"

BUSTO ARSIZIO – “Chiediamo oggi a tutte le forze politiche innanzitutto una garanzia di sobrietà nell’azione di governo per coloro che la eserciteranno e di responsabile e costruttiva opposizione per gli altri, perché la via è stretta. La legge di Bilancio 2023 si deve fare con estrema rapidità per evitare un improponibile esercizio provvisorio”. Questo l’appello rivolto da Roberto Grassi, presidente Unione degli industriali della Provincia di Varese, in occasione dell’assemblea generale a Busto Arsizio, alla presenza del presidente di Confindustria Carlo Bonomi.

“Oggi, dopo le elezioni politiche, siamo convinti che la guida del Paese nei prossimi anni abbia già, sin da ora, un percorso segnato davanti a sé. Un cammino obbligatoriamente fatto di responsabilità, di garanzia e di equilibrio. Sono queste le soft skills politiche che deve possedere la coalizione che governerà il Paese”, ha detto Grassi, che parlando di “uno scenario fuori controllo” a causa del caro energia, ha avvertito che “rischiamo di non aver visto ancora il peggio”

e “corriamo il rischio di una desertificazione industriale. O ce ne rendiamo conto o non saremo in grado di dare risposte adeguate alla crisi in atto”. “Le decisioni – ha aggiunto il presidente di Univa – non possono essere rimandate. Non abbiamo bisogno di annunci social giornalieri, non vogliamo una comunicazione incalzante. Abbiamo piuttosto necessità di azioni quotidiane e di decreti applicativi per far funzionare ciò che già c’è ed è stato impostato. A partire dal Pnrr. La campagna elettorale è finita. Lasciamocela alle spalle. È il tempo dell’azione di governo non urlata, ma incisiva”.

Univa diventerà Confindustria Varese, trasloco vicino alla Liuc: nasce il piano strategico per la competitività del territorio

Creare a Castellanza, in un’area adiacente alla Liuc – Università Cattaneo, una “Fabbrica del sapere e del saper fare” che sia un punto di riferimento per la costruzione di nuove competenze. Porre i cluster industriali al centro delle politiche di sviluppo locale. Dar vita ad un ecosistema dell’innovazione. Fare dei settori logistica e trasporti driver strategici di competitività. Trasformare il Varesotto in una wellness destination facendo leva sulle bellezze naturali e sulla vocazione sportiva. Sono queste le cinque linee di azione che Confindustria Varese vuole mettere in campo per costruire il territorio da oggi al 2050. L’Assemblea Generale 2022 degli industriali varesini (Univa), che si è tenuta al Centro Congressi MalpensaFiere di Busto Arsizio, è stata l’occasione per il presidente di Confindustria Varese, Roberto Grassi, per illiustrare il “Piano Strategico #Varese2050 per la competitività del territorio”, realizzato insieme al think tank internazionale Strategique, con sede ad Harvard. Presenti anche il presidente nazionale di Confindustria Carlo Bonomi, e il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. “Dalla nostra fotografia – ha spiegato Grassi – emerge una provincia di Varese nel complesso stabile, contraddistinta da un elevato livello di benessere, una importante ricchezza accumulata e creata nel tempo, una radicata presenza industriale. Un posizionamento, però, che Varese fa sempre più fatica a mantenere. Se ci paragoniamo alle altre province del Paese a noi simili per struttura economica e sociale, il nostro risulta sempre più essere un territorio a forte rischio di immobilismo competitivo”.

Analizzando i parametri su cui si gioca la competitività, da una parte si evidenziano punti di forza, tra cui: il benessere economico e sociale, la posizione strategica tra Europa centrale e meridionale, la dotazione infrastrutturale, la tradizione manifatturiera, la presenza di importanti cluster storici, l’emergere di nuove specializzazioni e la presenza di brand internazionali e importanti multinazionali. Importante per il territorio sono anche la presenza dell’aeroporto di Malpensa e l’elevata propensione all’export. Dall’altra, però, le sfide enormi che Varese dovrà affrontare, tutte legate ai punti deboli di una provincia che si svuota, invecchia, innova meno di quanto potrebbe, manca di fermento imprenditoriale, perde competitività, erode ricchezza accumulata. “Un piano – ha precisato il presidente Grassi – che non si limita a tracciare scenari di lungo periodo, ma che già contiene azioni di dettaglio, indicatori per il monitoraggio degli obiettivi. Pronto, dunque, per essere portato subito ad esecuzione”.