Arrivano i saldi, Confesercenti critica: “Meglio spostarli a febbraio”

Domani, venerdì 5 gennaio 2024, prenderanno il via i saldi invernali che dureranno per 60 giorni, fino al 4 marzo.
Confesercenti, l’associazione di categoria del commercio, fa un punto della situazione alla viglia del primo giorno di saldi:
“I dati parlano di una spesa leggermente sopra la media nazionale ma l’avvio degli sconti a ridosso del Natale riduce il budget per gli acquisti, considerando che molti hanno già speso parecchio durante le festività. Inoltre, una parte consistente di consumatori ha già approfittato degli sconti del Black Friday dello scorso novembre per acquistare abbigliamento e accessori a prezzi scontati.
Tuttavia, la spesa media stimata sarà per un budget di circa 150 € a persona, un budget leggermente superiore rispetto allo scorso anno.”

“Restiamo comunque critici sui saldi oramai non più coerenti con le stagioni da tempo Confesercenti chiede lo slittamento dei saldi invernali a febbraio” – spiega l’associazione -. Per non parlare della legge Regionale che non viene rispettata da molte attività commerciali che possono permettersi fare i saldi/scontistiche tutto l’anno, una concorrenza sleale verso il piccolo commerciante.

“Ormai i saldi veri e propri, come si erano pensati per la loro istituzione, non esistono più – spiega Rosita De Fino direttore territoriale della Associazione -. Basta un messaggio sul cellulare o presentare la carta fedeltà alla cassa e promozioni e sconti vengono fatti già molti giorni prima del via ufficiale, per non parlare degli sconti tutto l’anno in diverse forme. E questo si riflette in maniera negativa soprattutto sui piccoli negozi che non hanno capacità di adottare sconti tutti l’anno.

I saldi nel tempo andranno a svanire , non esisteranno più – conclude De Fino – una normativa europea tra qualche anno non prevederà più i saldi, ma la libera concorrenza. Si potrebbe pensare di anticipare i tempi per permettere a tutti di lavorare piu’ serenamente e in libertà senza sottostare ad una regolamentazione “non controllata” che non funziona più e che danneggia chi non può permettersi il saldo tutto l’anno.”