Autunno caldo ma l’acqua nei laghi è nella norma. E sono in arrivo piogge e calo termico

L'analisi sulle risorse idriche nel bacino del Po con una disponibilità in lieve ma costante calo. Le precipitazioni attese nei prossimi giorni e il ritorno di temperature quasi in linea con le medie stagionali

MILANO – Il Distretto del Po si prepara ad un progressivo calo termico, seppur con valori prossimi o lievemente superiori a quelli tipici del periodo: un ritorno delle precipitazioni e’ infatti previsto tra questo weekend e l’inizio della settimana prossima.

La disponibilità idrica a scala distrettuale è in lieve, ma continua, diminuzione, con le sezioni principali del fiume Po che, negli ultimi giorni, hanno registrato una riduzione delle portate con valori che risultano essere prossimi a quelli tipici del periodo; tutte le sezioni registrano valori superiori a quelli di magra ordinaria. Per i prossimi giorni è attesa una lieve riduzione dei deflussi nelle principali sezioni del fiume Po. L’indice SFI calcolato negli ultimi 30 giorni identifica una condizione idrologica “nella norma” in tutte le sezioni principali del fiume Po.

I volumi invasati dei Grandi Laghi sono superiori rispetto alla media di riferimento, con un trend costante per quanto riguarda l’altezza idrometrica del Lago Maggiore, del Lago d’Idro e del Lago di Garda, mentre in diminuzione per quanto concerne il Lago di Como e il Lago d’Iseo. Le portate erogate sono prossime o inferiori ai valori medi di riferimento. L’indice standardizzato calcolato negli ultimi 30 giorni per i volumi d’invaso regolati dei Grandi Laghi identifica condizioni idriche “nella norma” per il lago di Como, di Garda e Lago Maggiore; condizioni idriche di “umidità moderata” per il lago di Iseo. Alla luce del quadro di sintesi rappresentato, la condizione di severità idrica sul Distretto rimane “bassa”, così come definita in sede di Osservatorio nel corso dell’incontro del 31 agosto.

Si ricorda che il bacino idrografico del Po interessa il territorio di Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Emilia-Romagna, Toscana, Lombardia, Provincia Autonoma di Trento, Marche, Veneto e si estende anche a porzioni di territorio francese e svizzero.