Legnano–Valle Sessera (BI) – Sono riprese stamane, sabato 26 luglio, le ricerche di Marino Rabolini, l’ex dirigente dei Servizi Sociali del Comune di Legnano, disperso sulle Alpi Biellesi da oltre due settimane. L’uomo, del 1954, era scomparso lo scorso 12 luglio durante un’escursione verso la Punta del Cravile. Dopo una sospensione decisa il 18 luglio, a causa dell’avvicinarsi di un fronte temporalesco, che avrebbe reso le ricerche inefficaci e pericolose, oggi il dispositivo di emergenza è stato riattivato su decisione della Prefettura di Biella.
Il giorno della scomparsa, Rabolini aveva lasciato la propria auto al parcheggio della Casa del Pescatore, al Bocchetto Sessera, da dove era partito a piedi verso sentieri impervi boscosi. È proprio lungo quelle pendici, alle alture tra la Valle Sessera e la Valle Cervo intorno ai 2.384 m del Cravile, che l’ultimo segnale del suo cellulare è stato tracciatato. Da allora, però, la sua auto rimane l’unica traccia ufficiale del suo passaggio.
Ricerche riattivate e ampliamento dell’area
Alla riattivazione hanno partecipato i Vigili del Fuoco di Biella, il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese, il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, i Carabinieri e l’elicottero Drago proveniente da Malpensa. In campo anche droni con termocamere, unità cinofile e mezzi di soccorso aereo coordinati dal servizio regionale. Il raggio di ricerca è stato significativamente ampliato rispetto alle prime battute.
Ora si attende un nuovo contributo informativo, solo qualora emergessero nuovi elementi utili (come la segnalazione da parte di escursionisti o il ritrovamento di oggettistica riconducibile a Rabolini) e dunque nei prossimi giorni il dispositivo potrebbe mantenersi attivo o ulteriormente intensificarsi.