Biglietto non obliterato Sul treno volano schiaffoni

Biglietto non obliterato finisce a schiaffoni: la passeggera furente finisce oggi in tribunale. I fatti risalgono a un paio di anni fa. La versione dell’accaduto è duplice: a denunciare la pendolare fu il controllore in servizio quel giorno. Secondo la versione del funzionario la donna, che non aveva obliterato il biglietto, lo avrebbe preso a borsettate, calci e sberle, dopo essersi rifiutata di scendere dal convoglio per convalidare il biglietto. Cinque i giorni di prognosi refertati al funzionario. La donna, che gridò

anche «Aiuto, mi stanno violentando», sostiene invece che il controllore le stracciò il biglietto non timbrato chiedendole 50 euro in pagamento di sanzione è mollandole uno schiaffo quando lei chiese di scendere dal treno. Anche questa versione è stata denunciata. Per ora però a processo c’è la passeggera, l’accusa per lei ieri ha chiesto una condanna a tre mesi. Il giudice ha anche avvertito la donna che muovere false accuse è reato. Si torna in aula il 20 marzo.

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