25 Nov 2011
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1 minuto di letturaARSAGO SEPRIO – (s. car.) Aggredito tra la pizza e il caffè: furibonda lite in un locale di via Roma intorno alle 22 dell’altro ieri. La vittima è un uomo di 50 anni residente a Casorate Sempione uscito, stando alle sue dichiarazioni, per godersi una cena in santa pace.
La dinamica dell’accaduto è ancora nebulosa: la vittima parrebbe confusa e nel parapiglia molti curiosi si sono avvicinati al luogo del fatto rendendo complessa l’identificazione dei reali aggressori. Che sarebbero due uomini; individui che l’aggredito dovrebbe conoscere.
Stando a quanto accertato l’agguato non sarebbe stato premeditato: sfortuna ha voluto che mentre il ferito si spostava dalla pizzeria al bar i due lo riconoscessero e lo affrontassero. Le ragioni del litigio non sarebbero state ancora acclarate con certezza: si tratterebbe di futili motivi forse collegati a un vecchio affare che avrebbe dovuto coinvolgere tutti e tre i protagonisti della vicenda e sarebbe poi invece sfumato. Nulla di illecito, in ogni caso.
Il trio avrebbe iniziato a litigare; la vecchia ruggine sarebbe tornata in superficie e dalle parole i due arrabbiatissimi aggressori sarebbero passati ai fatti colpendo al volto la vittima con schiaffi e un paio di pugni.
Intanto i numerosi passanti, richiamati dal parapiglia scaturito dal diverbio, avrebbero dato l’allarme chiamando le forze dell’ordine. Sul posto è arrivata anche un’ambulanza della Croce Rossa di Gallarate che ha trasportato il ferito in ospedale. L’uomo è stato sottoposto a tutte le cure del caso e poi è stato dimesso: nel pestaggio avrebbe rimediato lesioni guaribili entro i cinque giorni di prognosi.
In pochi istanti via Roma è stata raggiunta anche da una pattuglia dei carabinieri; i militari hanno subito iniziato le ricerche degli autori del pestaggio. L’identificazione dei due maneschi ex soci in affari sarebbe in corso: si tratterebbe di una questione di ore. Sarà la vittima, quindi, a procedere con una denuncia nei loro confronti. L’ordine è stato ristabilito nel giro di mezzora.
e.marletta
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