Brebbia, fa incetta di oppiacei con ricette false: denunciato

ANGERA In gergo si chiama “eroina dei montanari”, ma il suo nome scientifico è ossicodone, un potente antidolorifico a base oppiacea, prescritto in genere per lenire i dolori lancinanti dei malati terminali. Per rifornirsi di questo farmaco, un informatico trentottenne originario di Lodi ma residente a Brebbia, ha più volte presentato ricette false nelle farmacie di Cadrezzate e Brebbia. L’uomo è stato perciò denunciato dai carabinieri della stazione di Angera, che stanno ancora indagando per stabilire l’esatta quantità dei farmaci acquistati.

Insospettiti dalle rilevanti quantità di ossicodone richieste dall’informatico, i farmacisti hanno pensato fosse il caso di segnalare l’anomalia. Da qui è nata l’indagine dei carabinieri di Angera. Il trentottenne si è presentato, in più occasioni, nelle farmacie di Cadrezzate e di Brebbia, esibendo sempre prescrizioni mediche – rivelatesi false – firmate da un medico di Lodi.

La richiesta era sempre la stessa: ossicodone, farmaco inserito tra quelli utilizzati anche dai tossicodipendenti nelle tabelle del Ministero della Salute. Le indagini dei militari hanno permesso di accertare l’inautenticità delle ricette: alcune sono state create al computer dallo stesso trentottenne, altre potrebbero essere state rubate al medico di Lodi – risultato estraneo ai fatti – e quindi falsificate. Nel corso della perquisizione domiciliare a cui è stato sottoposto l’informatico, sono state ritrovate diverse scatole vuote di Oxycontin (medicinale a base appunto di ossicodone), altre ricette false in attesa di essere compilate (su altre ancora c’erano i timbri di avvenuta erogazione da parte di ulteriori farmacie), oltre a materiale informatico che sarà analizzato per appurare se l’uomo rivendesse i medicinali su internet.

Il mercato nero online di questo tipo di farmaci risulta in forte ascesa. È molto probabile che altre farmacie, oltre alle due citate, siano state raggirate dall’uomo: perciò i carabinieri invitano i farmacisti dei paesi limitrofi a segnalare eventuali altri casi sospetti.
F. Ing.

f.artina

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